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Software

Facebook apre i dati degli utenti agli sviluppatori

Redazione | 28 Aprile 2009

Social

Potranno essere create applicazioni specifiche al di fuori del social network, ma resta il problema di come gestire la privacy dei dati.

Come preannunciato, ieri Facebook ha aperto la sua piattaforma agli sviluppatori, con il rilascio della Facebook Open Stream API,, ovvero le interfacce di programmazione che consentono di utilizzare i dati contenuti nello stream degli utenti per creare nuove applicazioni.
Tradotto in termini concreti ciò significa che l’insieme di update di status, foto, link e altre informazioni postate dagli utenti nella pagina del proprio profilo, (che viene definito stream) d’ora in poi possono essere messe a disposizione, a discrezione del singolo, di terze parti esterne a Facebook, che potranno utilizzarli per creare nuove applicazioni fruibili poi dai proprietari stessi dei dati. logo fcb.png
E’ la prima volta che Facebook apre lo straordinario patrimonio dell’esperienza d’uso dei propri utenti (200 milioni in tutto il mondo) agli sviluppatori e sugli aspetti più tecnici rimandiamo gli interessati al post specifico pubblicato sul sito.

Ciò che interessa sottolineare e che genera più di un dubbio è il tipo di utilizzo che viene fatto dei dati degli utenti, qualora questi diano il consenso a portare fuori dal sito i propri dati. In gioco infatti, e lo specifica il post pubblicato su Facebook, non ci sono solo le informazioni personali ma anche i post di altri utenti amici pubblicati sul nostro profilo e dei loro amici, e questo indipendentemente dalle impostazioni di privacy che si è scelto di dare ai propri post.
Una volta riutilizzati i dati essi però vengono nuovamente messi a disposizione dei legittimi proprietari, ovvero i membri di Facebook, che da questi servizi possono ottenere strumenti di filtro dei propri post, per evidenziare solo contenuti su un certo argomento o per vedere anche il trend dei post più letti. Un esempio: se si volesse vedere cosa pensano e cosa dicono i membri di Facebook sull’influenza suina, fino ad oggi non era possibile avere un trend unico completo dei post, d’ora in poi invece lo sarà .
Attualmente su Facebook ci sono 660.000 sviluppatori, la mossa di aprire la piattaforma all’esterno dovrebbe consentire al social network di essere più competitiva con sistemi di comunicazione più agili e aperti a tutti come Twitter, uscendo un po’ da quella torre d’avorio che rappresenta il limite di ogni comunità  chiusa come i social network.