Nasce il fronte di liberazione dei dati, con la missione di consentire agli utenti dei servizi di Google il pieno controllo e la proprietà dei loro dati. Le pagine di dataliberation.org, sono gestite da un team creato da Google stessa, per mantenere una delle regole d’oro dell’azienda: non essere malvagi (don’t be evil).
Non è cosa da poco, se si pensa che i dati danno un controllo ben maggiore sugli utenti rispetto alle applicazioni.
Cambiare sistema operativo e salutare Microsoft può essere solo questione di abituarsi a un’interfaccia e applicazioni diverse. Se invece abbiamo la posta in GMail, le immagini in Picasaweb, i documenti in Google Docs, cambiare piattaforma ha un costo personale elevato che causa un legame molto più forte con la piattaforma. Per esemplificare, è facile abituarsi a un nuovo word processor, ma nessuno può sostituire le nostre foto del 2004.
L’iniziativa è lodevole e vale la pena di consultare le pagine che riguardano i servizi che usiamo, per pianificare, o meglio ancora eseguire, i backup dei dati.
La missione del gruppo è chiara e rassicurante:
Gli utenti dovrebbero essere in grado di avere il controllo sui dati che hanno affidato alle applicazioni Google. La missione del nostro team è di rendere più facile spostare i dati dentro e fuori.