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Software

Firefox 3 e la gestione del colore

Redazione | 27 Giugno 2008

Una delle novità  più interessanti della nuova versione di Firefox è la capacità  di gestire correttamente i profili colore incorporati nelle immagini.

Una delle novità  più interessanti della nuova versione di Firefox è la capacità  di gestire correttamente i profili colore incorporati nelle immagini.

Lanciate Firefox 3 e aprite la pagina https://www.color.org/version4html.xalter. Vedrete l’immagine di un monte divisa in quattro distinti riquadri colorati.

Ora, nella barra degli indirizzi, digitate about:config per accedere al menu di configurazione avanzata del browser e, dopo aver accettato il warning, inserite la stringa gfx nel riquadro Filter.
Fate doppio clic sulla voce gfx.color_management.enabled per trasformare il valore predefinito false in true. Riavviate il browser e riaprite la pagina https://www.color.org/version4html.xalter.
Adesso nella foto del monte i riquadri saranno assenti e i colori appariranno uniformi.

Cos’è successo? Semplice: avete attivato la nuova funzionalità  di color management di Firefox 3. Il browser, infatti, è ora capace di leggere e interpretare il profilo Icc incorporato nelle immagini e di visualizzare a monitor i colori in modo fedele, convertendo le coordinate Rgb del file sorgente nelle corrispondenti coordinate Rgb del profilo colore del display, che dovrebbe essere calibrato e profilato in modo adeguato per assicurare la massima fedeltà  cromatica.

Non tutte le immagini presenti nelle pagine Web incorporano un profilo Icc e la gestione del colore da parte del browser ne penalizza leggermente le prestazioni, perciò il team di sviluppo di Firefox ha preferito lasciare inattiva questa funzione (supportata anche da Safari 3 per Mac e Windows, ma non da Internet Explorer 7).

Per molti siti Web la gestione del colore potrebbe essere di utilità  trascurabile: su un quotidiano on-line che importanza potrebbe avere il fatto che i colori di una foto non siano riprodotti con precisione? Provate a pensare, però, a un negozio online che vende capi di abbigliamento, cosmetici o altri articoli per cui il colore costituisce un fattore determinante in fase d’acquisto; oppure al sito Web di un fotografo, che vuole presentare a visitatori e potenziali clienti le proprie gallerie d’immagini con la massima fedeltà  cromatica. In casi del genere, se i colori non possono essere visualizzati in modo fedele, il Web perde parte delle sue potenzialità  come canale di vendita o veicolo di comunicazione.
Chi desidera approfondire il tema “gestione del colore” può fare riferimento a un articolo pubblicato nel numero 195 (mese di giugno 2007) di PC Professionale, scaricabile in formato Acrobat a questo indirizzo.