Successivo

Software

Google e il pasticcio di Street View

Redazione | 17 Maggio 2010

Google Social

Diventa sempre più aspra la querelle tra Google Street View e l’Unione Europea dopo la recente ammisssione da parte di […]

google logo okDiventa sempre più aspra la querelle tra Google Street View e l’Unione Europea dopo la recente ammisssione da parte di Mountain View di aver registrato i dati delle reti wireless aperte di mezza Europa per un “errore nel codice di programmazione del software”.
I fatti in breve risalgono a qualche mese fa quando l’authority per la protezione dei dati in Germania si era ufficialmente rivolta alle autorità  vigilatrici dell’Unione per violazione della privacy e dei dati personali dei cittadini. Tema del contendere non era la semplice ripresa delle strade e relative abitazioni nelle vie cittadine da parte delle Google Car, bensì il fatto che venisse registrata anche la posizione degli hotspot delle reti wireless aperte, un’informazione che secondo Google sul suolo tedesco è di pubblico dominio e che invece secondo le leggi tedesche rientra sotto la protezione dei dati personali dei cittadini. La Germania aveva più volte chiesto a Google quale fosse la tipologia di dati catturati dalle Google Car e Google si era inizialmente difesa sostenendo che gli unici dati registrati delle reti wireless erano il Mac address e i dati SSID (ovvero il nome della rete wi-fi) ma non le informazioni trasmesse lungo le reti. E che per giunta trattandosi di reti aperte, non protette da password, erano dati pubblici che venivano raccolti per sviluppare un sistema di mobile advertising localizzato.
Sabato invece c’è stata una clamorosa ammissione di colpa che ha il sapore di una doppia debacle.
Da un lato Google dice sostanzialmente, scusate ci siamo sbagliati ma le informazioni registrate non erano solo due, ma molte di più e includevano i record dei siti visitati dagli utenti sul web e i messaggi scambiati sulle reti Wi-fi non protette. Dall’altro, e forse questo è l’aspetto più grave, Mountain View motiva la cosa come un errore di programmazione nel software adibito a tali registrazioni e sinceramente da una “technology company” quale è Google ci si aspettava qualcosa di più.
Per le autorità  tedesche, riporta oggi il New York Times, la tesi di Google suona quasi come una beffa: Così sarebbe stato solo un errore di programmazione software — avrebbe tuonato Peter Schaar, responsabile della Commissione Federale tedesca per la protezione dati e libertà  d’informazione — e quindi i dati sarebbero stati registrati contro il volere e le intenzioni die manager di Google .
Sul blog naturalmente ci sono le scuse di Mountain View a mezzo mondo, visto che il servizio, in auge dal 2006, ha registrato informazioni sulle reti wireless negli Stati Uniti e in mezza Europa.E l’intenzione è quella di cancellare quanto prima i dati raccolti.
La Germania però, che insieme alla Svizzera sono i due paesi dove Street View ha trovato più ostruzionismo e dove Google è dovuta scendere a patti dando la possibilità  agli utenti di cancellare i volti, i numeri delle targhe e gli eventuali numeri civici delle case, ha intenzione di sostenere la linea più dura in sede comunitaria.