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Software

Google Wave: la comunicazione nell’era del social networking

Redazione | 4 Novembre 2009

Social

Allo IAB Google mostra al pubblico italiano per la prima volta come funziona Wave, l’ambiente di comunicazione interattiva che unisce conversazioni e documenti live in un solo luogo

C’era forte attesa allo IAB per la presentazione da parte di Google di Wave, il nuovo ambiente di comunicazione on line che consente a più utenti di elaborare documenti in simultanea, aggiornandoli in tempo reale, e comunicare tra loro attraverso “waves”, conversazioni interattive stile instant messaging, ospitate sulla piattaforma.

Google ha presentato ufficialmente Wave agli sviluppatori lo scorso mese di maggio.Ieri a mostrarne le caratteristiche salienti al pubblico italiano è intervenuto in video-conferenza da Zurigo uno dei suoi co-fondatori, Lars Rasmussen. Il progetto, ha spiegato Rasmussen, risale a cinque anni fa e nasce dall’esigenza di trovare un ambiente di collaborazione e comunicazione interattivo aperto al web 2.0, che superi i limiti della posta elettronica, ormai vecchia di quarant’anni. Là  dove ad esempio la mail è un sistema asincrono di comunicazione (si scrive un messaggio e il destinatario lo legge in un secondo momento) Wave consente una comunicazione in tempo reale e simultanea tra più persone.

google wave.png

O ancora mentre la posta elettronica riesce a raggiungere un numero limitato di persone, (con i campi c.c e i gruppi) e per sua natura non è pensata per integrare documenti interattivi come mappe, foto e video (gli attachment sono file di testo o immagini) Wave si presenta come un ambiente aperto che ospita una sola copia di una conversazione che tutti possono modificare ed editare, aggiungendo elementi come foto, mappe, video e senza bisogno di dover rinviare ogni volta la versione modificata come richiede la mail.
Di fatto Wave annulla la differenza tra un documento e una conversazione, aprendo entrambi a molteplici destinatari e autori, e questa rappresenta sicuramente la novità  più importante, visto che per ciascuno di noi scrivere un documento in word e aprire una sessione di instant messaging finora erano sempre state due attività  ben distinte.
Per contro questa indifferenziazione abolisce anche ogni confine tra pubblico e privato e rischia di creare un po’ di confusione negli utenti e questo sarà  sicuramente uno degli aspetti da approfondire.
Alla base della condivisione di waves, termine con cui vengono identificate le conversazioni ospitate, c’è un’architettura distribuita, basata sul modello p2p, e un protocollo di rete aperto, che consente la sincronizzazione degli eventi.
Google ha aperto gli sviluppi del protocollo alla community per ricevere suggerimenti e consigli dagli utenti.

Alla domanda se Waves integrerà  la posta elettronica di Gmail Rasmussen ha risposto che per il momento non è previsto, anche se si tratta di una delle funzioni più richieste dagli utenti. Ugualmente i contenuti delle waves, le conversazioni avviate dagli utenti, non saranno indicizzati nel motore Google.
Attualmente su Wave sono attive qualche centinaia di migliaia di utenti che secondo lo stile Google, hanno ricevuto l’account ad inviti, per sperimentare la piattaforma. Per la metà  del prossimo anno Google conta di avere già  qualche milione di utenti. Forti richieste arrivano soprattutto dalle aziende e dal mondo education.
Parlando dell’evoluzione futura di Wave, Rasmussen non ha escluso un’integrazione delle conversazioni telefoniche nell’ambiente tramite un canale voce e ha anticipato la possibilità  di tradurre le conversazioni live in lingue diverse tra i vari interlocutori, grazie ai preesistenti servizi di traduzione già  offerti da Google.

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