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Il focus di Google e Upa sull’e-commerce dei beni di largo consumo in Italia

Redazione | 10 Aprile 2013

Internet Social

Il commercio elettronico dei beni di largo consumo (per intenderci la spesa on line dai siti della grande distribuzione) è […]

Il commercio elettronico dei beni di largo consumo (per intenderci la spesa on line dai siti della grande distribuzione) è il grande salto che l’Italia deve ancora fare per allinearsi agli altri paesi europei nelle percentuali di utilizzo degli acquisti on line. Secondo una ricerca commissionata a Gfk Eurisko da Google e Upa (l’Associazione delle più importanti aziende che investono in pubblicità ) un quarto dei responsabili acquisti che utilizzano il web è interessato a comprare on line beni di largo consumo: sono 2,7 milioni di persone (oggi  gli acquirenti di beni di largo consumo sul web solo 400.000).

Catene di supermercati e negozi (75%) ma anche aziende monomarca (69%) sono gli operatori preferiti dove le persone andrebbero ad acquistare on line. Secondo l’indagine la conoscenza della piattaforme digitali per gli acquisti on line è frutto di un passa parola tra amici e colleghi di lavoro, nella grande maggioranza dei casi (60%) e per un 49% è il risultato della navigazione web.

La scarsa dimestichezza con Internet e con le procedure di acquisto on line fanno ancora da freno nell’ avvicinarsi all’ecommerce: il 37% ad esempio si definisce parzialmente esperto della navigazione web e degli acquisti on line, il 27% si ritiene abbastanza esperto e solo il 4% molto esperto. Ma è anche un certo disagio di fronte alla smaterializzazione degli acquisti, specie per la spesa alimentare, a fare da barriera per i più (l’82% ) e molti preferiscono ancora scegliere i prodotti di persona e confrontarsi con gli addetti vendita (72%). A complicare le cose ci sono poi anche ostacoli di natura logistica come la necessità  della presenza in casa per la consegna della spesa (63%) o il fatto di dover decidere prima cosa comperare e infine anche il costo aggiuntivo che viene applicato nella consegna della spesa viene percepito come un freno (67%).

Sul fronte dei vantaggi invece le idee sono chiare: il 40% apprezza il fatto di non dover affrontare code e parcheggi o vincoli di orario e uno su tre riconosce anche la possibilità  di risparmiare e accedere a promozioni vantaggiose (37%) a ad assortimenti più ampi. Per i prossimi 10 anni  il 60% dei responsabili acquisti che utilizzano Internet si attende un significativo ampliamento dei processi di acquisto on line per i beni di largo consumo e circa la metà  degli intervistati pensa che si arriveranno ad acquistar su web diverse categorie di prodotto, mentre il 10% arriva a dire che tutta la spesa sarà  effettuata on line.

Parlando di aspettative, vale la pena sottolineare come la metà  degli intervistati (48%) desideri prezzi inferiori a quelli dei supermercati; il 47% si aspetta la consegna gratuita e il 34% l’addebito del pagamento solo dopo aver ricevuto la spesa a casa.

Per le aziende che producono beni di largo consumo si aprono quindi tantissime opportunità , “prevediamo una progressione esponenziale dell’e-commerce da 10 a 50 miliardi di euro nei prossimi 5 anni con almeno un miliardo di investimenti pubblicitari aggiuntivi” ha commentato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa nel corso della presentazione della ricerca.