Dopo la Francia anche l’Inghilterra si appresta a promulgare una legge che di fatto introduce il principio della disconnessione dalla rete per chi viene ripetutamente trovato a scaricare e file musicali illegalmente.
L’annuncio è stato dato ieri da Lord Mandelson, numero due del governo britannico, e dal Dipartimento agli Affari e all’Innovazione (Department for Business, Skills and Innovation). La nuova legge sarà introdotta ad aprile 2010 mentre la politica più restrittiva di buttare fuori dalla Rete chi scarica illegalmente dovrebbe partire nel 2011.
Ma sarà un provvedimento estremo: gli utenti infatti riceveranno due avvisi e potranno comunque fare appello, una volta disconnessi dalla Rete.
L’autorità regolatrice delle TLC (OfCom) dovrà monitorare i livelli di file-sharing sulle reti degli Isp. In cambio di questo giro di vite sul file sharing illegale il governo inglese promette una politica più soft nella gestione del copyright relativo ai supporti in uso tra gli utenti comsumer: per esempio sembra sarà possibile riprodurre duplicare un Cd per l’uso con l’iPod e fare copie personali.
La nuova legislazione chiama in causa anche i provider che di fatto sono coinvolti in prima persona nel monitorare i propri utenti sulle reti. Un ruolo che i provider non accettano, specie peri costi che ricadrebbero su di loro, seppure nelle intenzioni del governo, tali costi dovrebbero essere condiviso tra gli Isp e i content provider.
C’è scetticismo da parte anche delle principali organizzazioni di tutela dei diritti dei consumatori come The Open Rights Group, che ha forti dubbi sull’effettiva riuscita di tali misure sul blocco del file sharing illegale. Il rischio è anzi che esse aiutino a proliferare la cosiddetta “Dark Net” ovvero gli accessi illegali alle reti Wi-Fi come cavallo di troia per scaricare illegalmente file musicali.