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Test: Ubuntu 14.04, Linux per tutti

Redazione | 9 Luglio 2014

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La versione 14.04, inoltre, segna il progressivo abbandono del servizio di cloud storage Ubuntu One, soffocato dalle offerte molto più […]

La versione 14.04, inoltre, segna il progressivo abbandono del servizio di cloud storage Ubuntu One, soffocato dalle offerte molto più vantaggiose di giganti dell’IT come Microsoft e Google. Chi utilizza Ubuntu One farebbe bene a iniziare a valutare alternative e migrare i propri dati; uno dei servizi più adatti a sostituire quello di Canonical è Dropbox, che offre un supporto completo a Linux con un client nativo installabile direttamente dall’Ubuntu Software Center.

Ubuntu fig 2

Nonostante le attese in parte tradite, la versione 14.04 introduce molte novità  interessanti, alcune delle quali contribuiscono a migliorare in modo significativo l’esperienza d’uso quotidiana. Innanzi tutto, il kernel Linux è stato aggiornato alla versione 3.13: questa release migliora la gestione della potenza dell’hardware, a tutto vantaggio dell’efficienza energetica, aumenta le prestazioni con tutti i file system grazie all’ottimizzazione dei tempi di latenza, ed estende il supporto delle tecnologie di virtualizzazione. Gli sviluppatori segnalano novità  significative anche nelle comunicazioni di rete (dove dovrebbero garantire anche una migliore resistenza agli attacchi) e nel supporto dell’hardware più recente, compresi i processori Intel Haswell e le Apu Amd delle serie Kabini e Kaveri.

Vanno citate anche varie novità  e migliorie per il modulo di sicurezza e sandboxing AppArmor, nonché l’aggiornamento di Upstart, il sistema di gestione della fase di boot del sistema operativo. Inoltre è stato introdotto Oxide, un componente per la visualizzazione dei contenuti Web basato su Chromium, disponibile per gli sviluppatori di terze parti che vogliano integrare nelle loro applicazioni un motore di rendering per le pagine Web. Rispetto ad altre soluzioni, Oxide ha il vantaggio di essere mantenuto e aggiornato da Canonical, con la garanzia del supporto a lungo termine.

Anche fuori dal kernel Linux ci sono novità  importanti sul fronte del supporto all’hardware e alle tecnologie più recenti: per esempio, è pienamente gestita la tecnologia Nvidia Optimus, che permette di passare con un clic dalla grafica integrata dei processori Intel, meno potente ed esigente in termini di consumi, a quella discreta Nvidia, per i compiti che richiedono tutta la potenza grafica disponibile. Novità  persino per i dischi a stato solido: la funzione Trim ora è attiva di default per le unità  Samsung e Intel. Naturalmente sono stati aggiornati i pacchetti relativi alle applicazioni principali: LibreOffice, per esempio, è presente nella versione 4.2.3, che introduce diverse novità  significative.

Gli aggiornamenti al software applicativo, un tempo cruciali in tutte le nuove versioni delle distribuzioni Linux, hanno visto progressivamente diminuire la loro importanza a causa dell’efficacia del sistema di aggiornamento basato su Apt: oggi i programmi e le librerie di sistema possono essere aggiornati in modo asincrono rispetto alle release del sistema operativo, scaricando e installando le nuove versioni non appena vengono distribuite. Naturalmente questo sistema investe gli sviluppatori di una grande responsabilità : è necessario, infatti, che tutti i pacchetti pubblicati siano stabili e ben testati, per evitare problemi di compatibilità  o stabilità  del sistema.

Se ci si limita ai software distribuiti attraverso i canali ufficiali e alle versioni stabili, comunque, è lecito attendersi un’esperienza d’uso priva di problemi significativi. Se le nuove release dei programmi applicativi non fanno notizia, l’attenzione si concentra inevitabilmente sull’ambiente di lavoro: la nuova versione di Unity introduce alcune novità  significative, sia nell’estetica sia nell’usabilità . Innanzi tutto, Unity ora supporta senza problemi gli schermi ad alta densità : questa definizione indica i display caratterizzati da una risoluzione elevata e da una diagonale contenuta, con un alto numero di pixel per unità  di lunghezza.

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