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Time Machine per Linux con FlyBack

Redazione | 29 Settembre 2008

Linux

FlyBack è un strumento per il backup di un sistema Linux che si ispira Time Machine, il tool integrato in Mac Os X. Ecco una breve guida all’uso e alla configurazione su Ubuntu Linux.

FlyBack finestra principale

FlyBack è un strumento per il backup di un sistema Linux che si ispira, senza nasconderlo, a Time Machine, il programma integrato in Mac Os X.

FlyBack è ancora in una fase iniziale del suo sviluppo, l’ultima versione disponibile è la 0.4.0, ma è già  sufficientemente maturo per un uso abituale. E’ composto da alcuni script in Python e da un’interfaccia grafica per la sua configurazione e il ripristino dei file. Non esiste ancora un pacchetto specifico per Ubuntu (la distribuzione che prendiamo in considerazione in questa guida), quindi la sua installazione richiede l’esecuzione di qualche passaggio manuale. Vediamo come fare.

Innanzitutto dovete installare alcuni pacchetti che sono necessari all’esecuzione di FlyBack. Si tratta di python, python-glade2, python-gnome2, python-pysqlite1.1, python-gconf, rsync. Per installarli potete usare il Gestore di pacchetti Synaptic (dal menu Amministrazione), oppure utilizzare i seguenti comandi da una finestra Terminale:

sudo apt-get install python python-glade2 python-gnome2

sudo apt-get install python-pysqlite1.1 python-gconf rsync

Per scaricare il programma puntate il browser all’indirizzo

https://flyback.googlecode.com/files/flyback_0.4.0.tar.gz

Vi consigliamo di salvarlo nella cartella home del vostro profilo utente. Per concludere l’installazione aprite un Terminale ed eseguite i seguenti comandi:

cd /opt

sudo tar xvfz /home/<nome utente>/flyback_0.4.0.tar.gz

dove al posto di <nome utente> dovrete ovviamente inserire il vostro nome utente. Il software viene scompattato nella directory /opt/flyback.

Per lanciare il programma, il comando da eseguire è:

python /opt/flyback/flyback.py

Ignorate il messaggio di errore: scomparirà  dopo aver completato la configurazione nella finestra che viene aperta al primo avvio. Se per sbaglio viene chiusa, la potete riaprire in qualsiasi momento dal menu Edit.

La prima cosa da fare è scegliere dove salvare i backup. Può essere una cartella, un secondo hard disk, un disco esterno, un volume di rete montato in Gnome, a vostra scelta. Fate poi clic sull’etichetta Included/Excluded Directories. In questa sezione potete decidere di quali cartelle fare il backup. L’elenco delle esclusioni comprende già  alcuni suggerimenti che consigliamo di lasciare (sono soprattutto cartelle che contengono dati temporanei), a cui potete aggiungerne altre.

Flyback scelta cartelle

Scegliete le cartelle di cui fare i backup. Potete inserire / (la cartella radice) per fare un backup di tutto il sistema, oppure solo la vostra home directory /home/<nome utente> o la cartella dei Documenti. Di ognuna saranno comprese anche le sottocartelle: se qualcuna di queste non dovrà  essere copiata dovete aggiungere il suo percorso alle esclusioni.

E’ ovviamente importante ricordarsi di escludere dalle cartelle da copiare quella che avete scelto come destinazione dei backup.

Nella terza scheda, Backup Schedule, si può pianificare l’esecuzione del programma. Per abilitarla è necessario spuntare la casella automatically.

I parametri per la pianificazione funzionano come quelli del servizio Unix cron: si usano per indicare il momento in cui effettuare il backup, specificando l’orario (ore e minuti), il giorno del mese, il mese, il giorno della settimana.

Ad esempio, se volete che il backup automatico venga eseguito a mezzogiorno tutti i giorni, dovete impostare 12 nel campo hour, 0 nel campo minute e lasciare un asterisco nei restanti tre campi.

Se volete effettuare il backup ogni ora allo scoccare del quindicesimo minuto, dovete inserire 15 nel campo minute e l’asterisco in tutti gli altri.

FlyBack programmazione backup

Se invece volete eseguire il backup solo un giorno della settimana, ad esempio la domenica a mezzogiorno e mezzo, dovrete impostare a 12 il campo hour, a 30 il campo minute e nel campo day of week inserire 0 oppure 7 oppure sun, tutti modi validi di indicare la domenica. I nomi dei giorni si possono infatti indicare con un numero (1 è lunedì, 2 martedi e così via) oppure con le prime tre lettere del nome in inglese (sun domenica, mon il lunedi, eccetera).

Completata la configurazione fate clic sul pulsante Ok. Fate clic sul puslante Backup per lanciare una prima esecuzione e verificare che le impostazioni siano corrette. Al termine chiudete il programma: i successivi backup si svolgeranno automaticamente come programmato.

Vediamo ora cosa fare, in caso di necessità , per ripristinare i file salvati.

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