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Software

PayPal apre agli sviluppatori

Redazione | 24 Luglio 2009

Internet Servizi Web Social

Rilasciato un set di interfacce di programmazione applicative (API) che dovrebbe consentire un uso più flessibile della piattaforma di pagamento PayPal all’interno di qualsiasi applicazione.

Mentre calano i profitti di eBay, non si arresta il successo della piattaforma di pagamento PayPal che, nel secondo trimestre 2009, ha riportato una crescita dell’11% nel fatturato e del 20% nel numero di account attivi (75 milioni nel mondo).
Ma è soprattutto il lancio della nuova piattaforma di Flexible API, denominata Adaptive Payments, a promettere ulteriori scenari di sviluppo per il sistema di pagamento on line che supporta ormai venti valute diverse e integra 27 network finanziari e 15.000 banche locali. pay pal logo.png

Il rilascio delle nuove interfacce di programmazione applicativa dovrebbe consentire agli sviluppatori di utilizzare PayPal all’interno di tutte le applicazioni, offrendo così funzioni di gateway di pagamento tra un mittente e uno o più destinatari del pagamento.
Sulla scia del sistema adottato da Amazon (Flexible Payment Services) le Adaptive Payments API consentono allo sviluppatore di diventare una sorta di aggregatore di pagamenti e hanno insito il supporto anche per i micropagamenti, una funzione su cui però PayPal non ha lasciato trapelare molto.
Da quanto si apprende dai vari blog tecnologici che hanno seguito in diretta l’annuncio, ci sarà  anche la possibilità  di costruire delle catene di pagamenti: in pratica un titolare di un conto PayPal potrà  inviare un pagamento a un primo destinatario che poi a sua volta inoltrerà  una quota a un secondo e così via. L’applicazione tipica è nelle agenzie viaggi dove il consumatore paga solo all’agenzia on line ma poi parte della cifra viene girata alla compagnia aerea con cui si è prenotato il volo o alla società  di noleggio auto a cui ci si è affidati. In questo caso PayPal si occupa di smistare le quote di pagamenti tra i rispettivi destinatari senza che l’utente veda nulla.
L’altra novità  sono i pagamenti paralleli: da un solo conto PayPal si può inviare denaro a destinatari diversi. Tipico esempio il titolare di una shopping card che con un’unica transazione di pagamento paga gli acquisti fatti su siti di merchant diversi.

Il rilascio effettivo delle flexible API è previsto per novembre ma già  diverse terze parti sviluppatrici hanno integrato le nuove API. Tra queste, Twitpay, il servizio di pagamento di Twitter, LiveOps che gestisce LiveWork, il servizio di recruiting on line di manovalanza e forza lavoro, e che utilizza PayPal per distribuire i compensi dovuti in base alle mansioni e alle ore lavorate.
E infine l’ambiente di cloud computing Azure di Microsoft che sta integrando la piattaforma di billing PayPal nelle applicazioni di nuovo sviluppo.