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Twitter: il primato degli insulti se lo contendono Roma e Milano

Davide Micheli | 14 Giugno 2016

Social

Da un’indagine condotta da Vox in Italia, è emerso che la maggior parte dei tweet che contengono insulti provengono principalmente dalle città  di Roma e Milano.

A più riprese, nel corso degli ultimi anni, i social network sono finiti sotto la lente di ingrandimento di intellettuali ed osservatori, perché ritenuti i luoghi virtuali di aggregazione in cui, tra i tanti contenuti pubblicati, si trovano anche insulti e volgarità  di ogni tipo. Proprio di recente Vox, l’osservatorio italiano sui diritti, ha pubblicato un report in cui sono evidenziati i numeri che riguardano questo fenomeno all’interno del panorama di Twitter nel nostro paese.

Tra i casi emblematici riportati nell’analisi, si trovano per esempio quello della serata di Sanremo 2016 durante la quale Valerio Scanu ha manifestato il suo supporto – tramite un microfono coi colori dell’arcobaleno – all’approvazione della legge sulle unioni civili: quel giorno, sul web circolarono tantissimi tweet dai contenuti omofobi.

Il secondo caso preso in esame, è quello del vertice europeo per discutere del futuro di Schengen, sempre quest’anno, durante il quale sul social network dei cinguettii si sono moltiplicati a dismisura i tweet con insulti verso i politici coinvolti. Il terzo episodio analizzato, invece, è quello relativo all’affermazione di Papa Francesco circa la comunanza tra ebrei e cristiani: anche in quel caso si moltiplicarono gli insulti sul social.

Grazie alla collaborazione con le università  di Roma (Sapienza), Bari e Milano, l’osservatorio Vox ha realizzato una mappa del fenomeno dei tweet carichi di insulti (di tutte le nature) dalla quale è emerso che la Capitale e il capoluogo lombardo detengono il primato di città  dalle quali proviene il maggior numero di tweet incriminati, con differenti categorie di persone prese di mira dagli internauti.

Nel caso di Roma, sono stati esaminati ben 10.480 tweet offensivi: gli stessi hanno riguardato – in una classifica che prende in considerazione unicamente l’aspetto numerico – prima di tutto le donne (5120 tweet), dietro le quali si sono posizionati i migranti (1749), poi gli islamici (1268) e quindi gli omosessuali (1324).

A Milano, invece, il monitoraggio ha riguardato 15.636 tweet con insulti e, in questo caso, è stata ottenuta la seguente ripartizione in termini di categorie maggiormente prese di mira: al primo posto le donne (5.345 tweet), dietro alle quali si trovato 1.032 tweet a sfondo razziale, infine, 967 tweet contraddistinti da un contenuto omofobo.

Dopo Roma e Milano, le città  italiane da cui proviene il maggior numero di insulti attraverso Twitter sono Napoli, Torino e Firenze.