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Software

WhatsApp e l’ultimatum shock dall’Indonesia

Grazia Di Maggio | 9 Novembre 2017

Social

E’ successo in Indonesia e non è la prima volta che il governo minacci di bloccare app. La motivazione, però, è del tutto singolare.

Problemi in vista per WhatsApp; questa volta Zuckerberg ha rischiato di essere bloccato in uno dei Paesi in cui è il quarto servizio di messaggistica istantanea più utilizzato.

E’ successo in Indonesia e non è certamente la prima volta che il governo minacci di bloccare app o servizi per contenuti non in linea con la condotta morale generale del Paese. Quale la motivazione questa volta? Sembra che leggendo la minaccia di far fuori WhatsApp nel giro di 48 ore siano sbiancati diversi volti e si sia creato un allarmismo generale.

Tuttavia la motivazione del gesto è risultata un po’ strana e fuori dal coro rispetto alle cause con cui siamo abituati a veder scontrare Zuckerberg. Sembrerebbe, infatti, che alcune GIF mostrassero dei contenuti osceni che andavano a ledere il senso del pudore e del “buon costume”. Per fortuna Tenor, provider delle GIF di WhatsApp, ha subito rimediato risolvendo il problema prima che l’ultimatum scadesse. Successivamente sono giunte dichiarazioni di tregua dal Ministero dell’Informazione e delle Comunicazioni: “Non li bloccheremo, hanno fatto quello che avevamo chiesto”, queste le parole di Samuel Pangerapan, direttore dell’ente.

Per fortuna dopo aver disturbato e coinvolto perfino le autorità locali sembrano essersi placate le acque. Ma alcune voci affermano che ai vertici politici del Paese ci sia la volontà di chiedere a Google di eliminare alcuni contenuti. Chissà che non arrivi un’altra minaccia.