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Come attivare e successivamente reinstallare Windows 10

Redazione | 29 Aprile 2016

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Torniamo sul tema delle attivazioni di Windows 10 grazie alla mail di un lettore di PC Professionale che ci pone […]

Torniamo sul tema delle attivazioni di Windows 10 grazie alla mail di un lettore di PC Professionale che ci pone diversi quesiti interessanti. «Utilizzo un laptop Lenovo Z50-75 con Windows 8.1 che intendo aggiornare a Windows 10.» Ci scrive. «Il laptop è provvisto di una partizione di ripristino nascosta e, come conseguenza, il produttore non mi ha fornito una copia del sistema operativo. Cosa ne sarà  di tale partizione di ripristino una volta eseguito l’aggiornamento a Windows 10? Verrà  aggiornata alla nuova versione o rimarrà  con il contenuto precedente? La mia preoccupazione riguarda l’eventuale re-installazione del sistema operativo dopo luglio 2016, quando l’aggiornamento gratuito a Windows 10 non sarà  più disponibile! Inoltre vorrei sapere: l’installazione di Windows 10 tramite aggiornamento non è un’installazione pulita, vero? La re-installazione del sistema operativo per mezzo della partizione di ripristino, al contrario, è un’installazione pulita come quella eseguibile tramite i supporti ottici?»

Con Windows 10 sono state apportate radicali modifiche alla procedura di installazione del sistema operativo. Nelle versioni precedenti l’attivazione era subordinata alla creazione di un codice di sblocco calcolato sulla base della chiave di installazione fornita dall’utente. Al contrario, scegliendo di usufruire dell’aggiornamento gratuito a Windows 10, l’attivazione avviene attraverso la creazione di un profilo che descrive la configurazione hardware del computer. Queste informazioni vengono poi archiviate su un server dedicato di Microsoft.

Se l’utente in futuro si troverà  nella necessità  di eseguire la re-installazione (ex-novo) del sistema operativo, la procedura di attivazione sarà  in grado di identificare che quel computer è già  abbinato ad una licenza d’uso e consentirà  di caricare Windows 10 senza ulteriori verifiche. Questa strategia ha i suoi pro e i suoi contro: ad esempio, se si verifica un guasto hardware e l’utente deve sostituire qualche componente, la procedura di attivazione potrebbe non riconoscere la nuova configurazione del computer e di conseguenza negare l’accesso al sistema operativo. Ad esempio non è prevista la sostituzione della scheda madre: il cambiamento di questo componente renderà  impossibile una successiva ri-attivazione di Windows. Se si presenta questa eventualità  si dovrà  contattare il Servizio Clienti di Microsoft e verificare se le condizioni della propria licenza d’uso prevedono il passaggio del sistema operativo alla nuova piattaforma. Le licenze Oem sono normalmente legate all’hardware con cui sono fornite, mentre le confezioni retail (vendita al dettaglio) possono, a seconda dei casi, consentire il passaggio ad un nuovo computer.

L’aggiornamento a Windows 10 può essere eseguito in due modi: tramite Windows Update oppure avviando il computer dall’apposito Dvd-Rom. Con la prima strategia il materiale necessario sarà  scaricato da Internet e poi l’aggiornamento avverrà  all’interno del sistema operativo fornito a corredo del laptop, preservando così la maggior parte dei driver e dei software già  installati. Usufruendo di questa modalità  di aggiornamento la procedura collegherà  la nuova licenza di Windows 10 a quella del sistema operativo preesistente e invierà  automaticamente la configurazione hardware al server di Microsoft per consentire future reinstallazioni.

windows 10

L’aggiornamento gratuito a Windows 10 diventa più semplice. La nuova procedura
di installazione accetta anche le product key di Windows 7, 8 e 8.1

In alternativa all’aggiornamento “in-place” si può scaricare l’immagine Iso di Windows 10 dal sito del supporto tecnico di Microsoft e procedere alla masterizzazione del Dvd-Rom o alla creazione della chiavetta Usb di installazione. Avviando il computer da questo disco ottico si potrà  eseguire una installazione pulita. Completata l’operazione si dovrà  caricare manualmente i driver delle periferiche, oltre a tutto il software dell’utente. Con la prima versione del Dvd-Rom di installazione era necessario aver eseguito l’aggiornamento “in-place” prima di passare ad una installazione ex-novo. Adesso invece, grazie alla nuova versione 1511 del Dvd-Rom, il caricamento del sistema operativo è possibile utilizzando anche le chiavi di installazione di Windows 7, 8 e 8.1. Questi codici sono solitamente presenti sull’adesivo applicato sul case del computer. Ciò evita agli utenti che preferiscono una installazione pulita del sistema operativo di dover passare attraverso la procedura di aggiornamento on-line.

Per quanto riguarda la partizione nascosta di ripristino, i dati in essa contenuti non vengono alterati quindi, se in futuro si utilizzasse la funzione di ripristino del laptop, sarebbe reinstallato il sistema operativo fornito a corredo, nel caso del lettore Windows 8.1. Questa operazione, nella maggior parte dei casi, comporta la cancellazione del contenuto della prima partizione dell’hard disk ed equivale ad una installazione pulita. In caso di problemi con Windows 10 non si dovrà  quindi utilizzare la partizione di ripristino ma eseguire una re-installazione completa partendo dal Dvd-Rom di Windows 10, usufruendo così dell’attivazione precedente.

Facciamo comunque presente che usufruendo dell’aggiornamento gratuito a Windows 10, almeno per ora, non si invalida la chiave di installazione della vecchia versione di Windows e ciò consentirà , nel caso in cui si presentino problemi di interoperabilità , di tornare al sistema operativo precedente.