Windows

Microsoft Windows Home Server

Redazione | 22 Ottobre 2007

Per poter sfruttare tutte le funzionalità  del server ­- ed eventualmente amministrarlo – i client devono installare il software presente […]

Per poter sfruttare tutte le funzionalità  del server ­- ed eventualmente amministrarlo – i client devono installare il software presente sul Connector Cd fornito a corredo di Whs. I computer che non dispongono di un lettore ottico possono lanciarlo direttamente da Windows Home Server: è memorizzato nella condivisione \\server\software (dove server è il nome assegnato al sistema Whs). Come prevedibile, questo software è disponibile solo per i Pc con Windows XP o Vista: i sistemi che usano Mac, Linux, o una precedente versione di Windows potranno collegarsi a Whs in modalità  manuale e sfruttarlo unicamente come file server.

Il Connector ricerca il server e vi si connette automaticamente; dalla sua icona, nell’area di notifica di Windows, è possibile raggiungere rapidamente le cartelle condivise, avviare un backup e – a patto di conoscere la password corretta – lanciare la console di amministrazione del server.

L’interfaccia di amministrazione, chiara e funzionale, è divisa in cinque sezioni: Computers & Backup, User Accounts, Shared Folders e Server Storage.

WHS2In Computer & Backups vengono visualizzati i computer collegati al server; per ognuno di essi è possibile definire una politica di backup. le copie di sicurezza permettono di recuperare singoli file o directory, ma possono essere usate anche per un ripristino completo in caso di guasto di un client: basterà  avviarlo con il Cd di restore fornito a corredo e seguire una breve procedura guidata. La seconda sezione, User Accounts, permette di creare e configurare gli utenti (fino a un massimo di 10). Conviene scegliere – anche se non è obbligatorio – le stesse password e gli stessi nomi di logon usati sui client, in modo che l’autenticazione sia automatica.

WHS3Per ogni utente si possono impostare i diritti di accesso alle cartelle condivise e abilitare o disabilitare l’accesso in remoto tramite interfaccia Web. Whs usa il protocollo UPnP (Universal Plug & Play) per consentire le comunicazioni attraverso il firewall del router senza richiedere complicate configurazioni manuali, e protegge le connessioni con l’Ssl. Per raggiungere il server dall’esterno è possibile usare il servizio di Dns dinamico offerto da Microsoft o una qualunque delle molte alternative gratuite. L’interfaccia remota permette non solo l’accesso ai file ma anche – tramite un controllo ActiveX – l’amministrazione del sistema. Windows Home Server crea automaticamente 5 cartelle comuni: Music, Photos, Software, Videos e Public. Inoltre assegna a ogni nuovo utente una cartella personale, di default privata ma condivisibile con altri utenti. Se sono presenti due o più unità  disco è possibile attivare il mirroring automatico di qualunque cartella condivisa. A proposito di storage: Whs gestisce la capacità  complessiva delle unità  disco come se si trattasse di uno spazio unico, facilitando così l’espansione del sistema in caso di necessità .

Windows Home Server segnala anche lo “stato di salute” dei client Vista, monitorando parametri quali l’attivazione del firewall e lo stato di aggiornamento sia del sistema sia dell’antispyware e dell’antivirus. Sui Pc con XP, purtroppo, l’unico controllo è relativo allo stato del backup.

Il contatto iniziale con Whs ci ha lasciato un’ottima impressione: si tratta di un prodotto dalle potenzialità  davvero considerevoli, soprattutto per chi ha in casa Pc già  dotati di Windows Vista. Aspettiamo con interesse il rilascio delle prime appliance, per verificarne la competitività  sul fronte del prezzo.

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