Il Ministero della Difesa ha deciso di puntare sull’ultimo sistema operativo di Redmond, Windows 10, aggiornando tutti i computer in dotazione ai suoi dipendenti con questo OS: saranno interessati da questa misura tanto i militari quanto i lavoratori civili, in una scelta di aggiornamento che è stata dettata dalla necessità di incrementare la sicurezza della struttura informatica.
Saranno quindi circa 4 milioni i computer del Ministero della Difesa che verranno aggiornati con Windows 10, un sistema operativo ritenuto adeguato alle necessità di questo comparto dello Stato, dove la necessità di contenere i rischi per la sicurezza è più pressante rispetto ad altre strutture operative dell’amministrazione pubblica.
È interessante notare come, quasi un anno fa, lo stesso Ministero avesse invece deciso di puntare su LibreOffice, dicendo addio alla famosa suite per la produttività di Redmond e che, secondo alcuni calcoli, dovrebbe permettere di contenere i costi per circa 26-29 milioni di euro.