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Windows 10: modifiche privacy per controversia in Svizzera

Davide Micheli | 16 Gennaio 2017

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Secondo Reuters, Microsoft avrebbe modificato le opzioni relative alla privacy su Windows 10 in seguito ad una controversia sorta in Svizzera relativamente alla gestione dei dati personali.

La gestione della privacy su Windows 10 ha causato innumerevoli problemi a Redmond, con la società  di Satya Nadella che ha annunciato alcuni giorni fa l’introduzione di nuovi tool per gestire meglio i propri dati personali: la scelta di Redmond di agire in questo senso, però, secondo Reuters non sarebbe maturata a caso e non solo in funzione dei feedback dell’utenza.

L’agenzia sottolinea che l’azienda di Redmond avrebbe assunto questa decisione in seguito ad un’indagine avviata dall’Incaricato Federale della Protezione dei Dati e della Trasparenza a Berna, Svizzera, giunta alla conclusione che Windows 10 non fosse conforme alla legge federale sulla protezione dei dati.

Ad essere censurata, in particolare, è stata l’installazione veloce del sistema operativo di Microsoft, la quale ha previsto – di default – l’attivazione di un sistema di raccolta dei dati degli utenti (tra cui localizzazioe, cronologia ricerca, input tastiera e altro ancora) che inviava le stesse informazioni senza che l’utente ne fosse a conoscenza.

La società  di Satya Nadella avrebbe quindi collaborato con l’autorità  svizzera, proponendo una serie di correttivi ad hoc, i quali sono stati sufficienti per evitare che Microsoft potesse essere oggetto di un provvedimento. Questi correttivi saranno introdotti a livello globale tramite Windows 10 Creators Update e, quindi, anche con il rilascio di Redstone 3.