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Sony abbandona il mercato dei Pc

Redazione | 7 Febbraio 2014

In un mercato sempre più dominato da smartphone e tablet, che alcuni hanno battezzato non a torto l’era post Pc, […]

In un mercato sempre più dominato da smartphone e tablet, che alcuni hanno battezzato non a torto l’era post Pc, c’è sempre meno spazio per i personal computer così come li abbiamo intesi fino ad oggi. Ed è così che i brand storici che in questo settore hanno prosperato per decenni decidono di puntare la prua verso mercati nei quali ancora si riescono a macinare profitti.

È il caso di Sony che, in uno scarno comunicato, ha comunicato la cessione della propria divisione Pc per concentrarsi sulla produzione di televisori e di terminali portatili di nuova generazione. Dopo anni il marchio Vaio passa così al fondo di investimento Japan Industrial Partners e si prepara a dare vita ad una newco interamente controllata, nella quale confluiranno tutti gli asset Tv. La decisione si è resa indispensabile in seguito al pessimo andamento dei conti nello scorso anno: l’esercizio 2013 che si chiuderà  per il colosso nipponico il 31 marzo prossimo, prevede una perdita di 110 miliardi di yen (circa 800 milioni di euro a oggi) contro le stime precedenti che prevedevano addirittura utili per 30 miliardi di yen. Utili che sono sfumati proprio a causa del forte calo della domanda mondiale di Pc da un lato e da una contrazione del business dei Tv dall’altro.

Sony era entrata nel mercato dei personal computer nel lontano 1996, registrando negli anni migliori un picco di vendite di quasi 9 milioni di pezzi all’anno. Oggi, il colosso dell’elettronica di consumo è sceso al nono posto nelle classifiche mondiali dei pc, un posto tutto sommato onorevole in termini assoluti ma che non consente all’azienda di andare oltre l’1,4% del settore (stime IDC per il periodo gennaio-settembre 2013).

Per quanto riguarda il business dei Tv va sottolineato che per Sony ormai da un decennio non genera più profitti, e questo nonostante l’inventore della tecnologia Trinitron occupi un posto di rilievo tra i principali costruttori di Tv. Da qui la decisione di scorporare in una nuova società  il business degli schermi piatti, per raggiungere una maggiore competitività  nei confronti dei concorrenti sud coreani. L’obiettivo è quello di portare sui mercati internazionali modelli più competitivi soprattutto nella fascia alta, dominata oggi dai Tv Ultra HD (4k).
Ma per Sony non è tutto così nero: la nuova console PS4 lanciata lo scorso novembre ha già  venduto più di 4,2 milioni di unità  e le vendite di smartphone promettono bene, dal momento che Sony prevede di consegnare quest’anno 40 milioni di unità , 7 milioni in più rispetto all’esercizio 2012.

Il piano di ristrutturazione prevede il taglio di 5 mila dipendenti da oggi al marzo del 2015, dei quali 3.500 al di fuori del mercato giapponese. Attualmente il gigante giapponese impiega 146.300 persone in tutto il mondo.