Successivo
spotify-contro-artisti-esclusive-altre-piafforme

News

Spotify: gli artisti con esclusive su altre piattaforme non sono benvenuti

Davide Micheli | 29 Agosto 2016

Servizi Web

Secondo una news riportata da Bloomberg, il servizio di streaming Spotify avrebbe adottato una policy abbastanza sfavorevole nei confronti degli artisti che pubblicano brani in esclusiva su altre piattaforme.

La guerra tra piattaforme di streaming musicale continua a tenere banco tra i vari attori coinvolti in questo promettente mercato: a questo proposito, Spotify – secondo quanto riporta Bloomberg – avrebbe deciso di non inserire nelle sue playlist speciali i brani di quegli artisti che abbiano deciso di affidare in esclusiva su Apple e Tidal alcune canzoni, peraltro rendendo più difficile la ricerca dei brani di questi artisti nel catalogo di Spotify.

Nonostante tutto, la società  di streaming musicale ha negato in maniera decisa queste rivelazioni, sebbene sempre secondo quanto riportato da Bloomberg, questa pratica sarebbe già  stata adottata nel corso di un periodo superiore ad un anno, e ancora, nel corso degli ultimi tempi questa policy adottata dall’azienda di Daniel Ek avrebbe conosciuto un ulteriore inasprimento, aspetto quest’ultimo negato sempre con vigore.

Di certo, il comparto si caratterizza sempre più per una competizione serrata, in particolar modo dal momento in cui Cupertino ha fatto il suo ingresso con Apple Music, un concorrente che ha già  conosciuto una crescita incredibile nel corso degli ultimi tempi . Inoltre, Spotify non sarebbe riuscita ad ottenere profitti sostanziali, nonostante i ricavi abbiano toccato la cifra di 2 miliardi e gli abbonati gratis siano cresciuti.

Per il servizio di streaming musicale, infatti, la sfida principale resta quella di riuscire ad incrementare la sua base utenti a pagamento, considerando come anche la riforma del copyright proposta da Apple potrebbe limare in maniera importante i margini derivanti dagli introiti pubblicitari ottenuti attraverso il servizio gratuito, con Spotify che ha peraltro deciso di vendere i profili degli utenti per una pubblicità  più mirata.