Il tribunale di Roma ha segnato oggi un importante punto a favore della lotta contro i contenuti piratati, ordinando l’oscuramento di 152 siti attraverso i quali venivano proposti in streaming gratuito, in modo completamente illecito, contenuti multimediali relativi al mondo dello sport e del cinema, nonché delle produzioni normalmente proposti attraverso canali a pagamento.
Nella lista dei domini toccati dal provvedimento si trovano portali molto conosciuti dagli utenti del web, e sfruttati appunto per aggirare le normative relative al diritto d’autore, per poter fruire gratuitamente di contenuti progetti dal copyright: questa operazione va ad aggiungersi ad un’altra clamorosa iniziativa giudiziaria che, nel gennaio 2015, ha permesso di oscurare 124 siti.
I portali hanno sfruttato sempre servizi di hosting basati in altri paesi per mettere a disposizione un’offerta multimediale in grado tranquillamente di sostituire quella a pagamento, permettendo peraltro ai responsabili dell’operazione di guadagnare tramite l’inserimento di annunci pubblicitari durante lo streaming.
Secondo alcune stime, lo streaming e il download illeciti di contenuti protetti dal copyright provocherebbero un danno economico superiore ai 3 miliardi annui di euro, per quanto riguarda il mondo del cinema e della musica.