Nel corso degli ultimi mesi vi abbiamo parlato a più riprese del mondo dello streaming musicale, considerando come lo stesso rappresenti l’ultima tendenza in fatto di fruizione dei contenuti musicali: le piattaforme che assicurano questo tipo di servizio, in effetti, sono cresciute in maniera molto importante durante il 2016, così come testimonia uno studio di BuzzAngle Music.
L’analista statunitense, infatti, ha rimarcato come negli Stati Uniti sia aumentato del doppio il numero degli utenti che decidono di sottoscrivere un abbonamento a pagamento, e ancora, su base annua, gli ultimi 12 mesi hanno fatto registrare un pari aumento anche in termini di introiti, con lo streaming musicale che contribuisce a far riprendere fiato al comparto discografico.
Durante lo scorso anno, secondo l’analista, gli utenti statunitensi hanno ascoltato in streaming una quantità incredibile di canzoni (si parla di oltre 191 milioni), un dato che è in crescita del 124.3 percento in rapporto al 2015: e oltre i due terzi di questi ascolti sono avvenuti tramite abbonamenti a pagamento (questi ultimi in crescita del 62 percento rispetto al 2015).
Tra le piattaforme, a dominare la scena si trovano Spotify (con oltre 40 milioni di abbonati a pagamento) ed Apple Music (20 milioni di sottoscrittori), mentre Tidal, Google ed Amazon si devono accontentare di risultati più contenuti.