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Sunway TaihuLight: il supercomputer più veloce del mondo

Davide Micheli | 21 Giugno 2016

Nella sfida per l’ottenimento del primato tecnologico mondiale, la Cina propone un nuovo supercomputer – Sunway TaihuLight: è il primo supercomputer ad essere dotato di processori realizzati nel paese asiatico.

Parliamo oggi del mondo dei supercomputer, un comparto dove davvero non mancano le sorprese e i colpi di scena: il nuovo computer ad altissime prestazioni più veloce del mondo, infatti, parla cinese. Si tratta del Sunway TaihuLight e va a rinnovare ancora una volta il record fatto segnare dal paese asiatico in questo particolare mercato, ottenuto in precedenza dai cinesi con il supercomputer Tianhe-2.

Rispetto a questa generazione di supercomputer, Sunway TaihuLight rappresenta un netto passo avanti considerando che è stato realizzato con processori sviluppati e prodotti in Cina (si parla di 41.000 chip) e, in termini di prestazioni, è in grado di offrire una capacità  di calcolo nell’ordine dei 93 quadrilioni di calcoli per secondo (petaflop), che è superiore di circa tre volte rispetto appunto al Tianhe-2.

Il confronto tra questo computer cinese ad altissime prestazioni e il miglior supercervellone prodotto negli Stati Uniti è davvero impietoso: il primo, infatti, assicura una potenza di calcolo superiore di 5 volte rispetto al secondo, che ormai nella speciale graduatoria redatta dall’istituto Top500 – il cui aggiornamento avviene un paio di volte per anno – occupa soltanto il terzo rango.

Realizzato all’interno del Chinese National Research Center of Parallel Computer Engineering & Technology e quindi messo a disposizione del National Supercomputing Center di Wuxi, il supercomputer è stato sviluppato in seno al cosiddetto programma 863, che le autorità  del paese asiatico hanno deciso di promuovere per permettere alla nazione di non dipendere, in termini tecnologici, dalle forniture provenienti da stati terzi.

Vanificando il divieto degli Usa ai produttori di semiconduttori di esportare chip dalle alte prestazioni in Cina (in effetti il Tianhe-1A era equipaggiato con chip Intel, IBM e Sun Microsystems) attraverso la produzione in proprio dei processori, il paese asiatico ha dimostrato di saper produrre tecnologia di punta, considerando come nella classifica Top500 ci sono 167 supercomputer cinesi contro i 165 realizzati negli Usa.