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Cell a 32 core nella prossima Playstation, con grande interesse per il Pc

Redazione | 30 Settembre 2008

Nonostante la commercializzazione ancora abbastanza recente Sony, dopo aver ormai ammesso di ritenere difficile rientrare dei costi sostenuti, inizia a […]

Nonostante la commercializzazione ancora abbastanza recente Sony, dopo aver ormai ammesso di ritenere difficile rientrare dei costi sostenuti, inizia a pensare al modello che prenderà  il posto della Playstation 3.

In particolare l’attenzione attuale è rivolta all’hardware del prossimo modello che, secondo le indiscrezioni di PcWatch, dovrebbe derivare in maniera abbastanza netta da quello attuale. La politica Sony infatti punta a creare una nuova console che abbia le stesse caratteristiche di mercato del proprio maggiore successo commerciale, la Playstation 2.

Per questo il processore integrato sarà  ancora Cell, riveduto e corretto sia per quanto riguarda il processo produttivo (probabilmente 32 nm nel 2012) sia per il numero di “core” presenti. Attualmente il modello che equipaggia la Playstation 3 integra 7 SPE (Synergistic Processing Elements) attivi (uno degli otto standard dell’architettura non è utilizzato per aumentare le rese produttive), mentre quello futuro dovrebbe spingersi fino a 24 o 32 SPE.

 

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Questo permetterebbe a Sony di riproporre agli utenti e agli sviluppatori due dei motivi che decretarono il successo commerciale della Playstation 2: la completa retro compatibilità  del parco titoli e una familiarità  nella programmazione dei giochi che, per forza di cose dato l’hardware molto simile, non si discosterebbe da quello attuale, sul quale ormai i programmatori avranno accumulato molta esperienza.

Toshiba Spurs Engine. L'acceleratore basato su Cell presente in alcuni notebook QosmioUn Cell a 24 o 32 SPE potrebbe inoltre “entrare” anche nel mondo informatico classico, come acceleratore ausiliario nei computer desktop e notebook di domani. Toshiba (si, proprio il rivale Sony per l’alta definizione) utilizza già  il Cell attuale in qualche proprio notebook (qui a fianco), ma un dispositivo a 24 o 32 core con un supporto enorme da parte dei programmatori potrebbe essere tutt’altra cosa.