Successivo

News

TSMC: il terremoto ha fatto più danni del previsto

Michele Braga | 15 Febbraio 2016

Cpu

Stando alle ultime informazioni rilasciate, il terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito la regione di Tainan nello stato di Taiwan […]

Stando alle ultime informazioni rilasciate, il terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito la regione di Tainan nello stato di Taiwan lo scorso 6 febbraio ha fatto più danni del previsto all’impianto produttivo della Fab 14 di TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company). Sebbene la base produttiva di TSMC sia situata nella regione centrale di Taiwan, lontana dalla zona colpita dal sisma, gli stabilimenti Fab 14 e Fab 6 si trovano proprio nello Science Park nei pressi di Tainan. Per questo motivo l’azienda ha dovuto rivedere le proprie analisi sulla produzione: il calo per il primo trimestre del 2016 sarà , infatti, superiore all’1% che era stato stimato nei giorni successivi al sisma. TSMC non è l’unica azienda legata al mondo informatico e tecnologico ad essere stata colpita, in quanto nella zona di Tainan dove si trova il Southern Taiwan Science Park sono presenti numerosi produttori di componenti – non solo elettronici – che sono utilizzati per la produzione di smartphone (vedi il produttore dei telai in alluminio degli iPhone di Apple), tablet e dispositivi elettronici di vario genere.

Al momento non è ancora chiaro quale potrà  essere l’impatto effettivo sui produttori che si sono i affidati al colosso taiwanese per la produzione dei componenti per i propri dispositivi. Ricordiamo che tra i principali clienti del consorzio figurano Amd, Nvidia e Apple che si affidano a TSMC per la produzione dei processori alla base dei loro prodotti. Proprio qualche giorno fa era emersa la notizia con la quale Apple ha affidato la propria commessa di produzione dei chip per l’iPhone 7 proprio a TSMC, dopo aver deciso – almeno per il momento – di non rinnovare il proprio accordo con Samsung.

Sebbene la stima sia peggiorativa rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi, TSMC aveva anche dichiarato di non aver subito danni alle apparecchiature delle linee produttive e quindi i ritardi potrebbero essere di minore entità  e facilmente riassorbibili entro la fine del primo trimestre del 2016.