Nella vicenda che vede contrapposta l’autorità antitrust UE contro Google si aggiunge un nuovo (e corposo) capitolo, di cui Reuters ha avuto modo di svelare alcuni dettagli interessanti: la società di Mountain View, infatti, ha ricevuto l’ordine dall’autorità comunitaria di non sussidiare più i produttori di device mobile affinché installino esclusivamente Play Store e Google.
Bruxelles ha quindi inviato una “missiva” composta da oltre 150 pagine a tutte quelle aziende che, nel corso del tempo, hanno manifestato le loro rimostranze per la policy adottata da Big G: in questo modo, l’autorità antitrust europea potrà anche contare sul feedback delle stesse, prima di – molto probabilmente – sanzionare nuovamente il colosso californiano.
L’oggetto della contesa è sempre quello relativo alla policy di Google nel mondo mobile, dove l’azienda di Sundar Pichai può contare su una quota di mercato che schiaccia letteralmente i suoi concorrenti: la stessa forza di Android, infatti, potrebbe essere stata sfruttata per spingere i produttori di hardware a preinstallare applicazioni come Gmail e Hangouts.
Stando alla documentazione cui fa riferimento Reuters, l’autorità europea potrebbe irrogare una pesante sanzione all’azienda di Mountain View, considerando come l’indagine prende in considerazione i fatti avvenuti dal gennaio 2011 ad oggi.