Non manca ormai molto per mettere fine al modello tlc con il roaming, tant’è vero che si attende ormai solo l’esito del voto dei 28 paesi, per far sì che il concetto di uso equo del roaming venga introdotto, per arginare il rischio di abusi da parte dell’utenza: e a questo proposito, anche il vicepresidente Andrus Ansip, ha esortato gli stati membri ad affrontare l’argomento in modo costruttivo.
In effetti, tra i paesi esistono punti di vista differenti e contrarietà al riguardo, con il risultato che – se non fosse trovato un punto d’incontro – anche le tempistiche previste per l’introduzione delle nuove norme potrebbero non essere rispettate, considerando come nel calendario sia stata fissata per il 15 dicembre la deadline relativa all’approvazione delle nuove regole.
In discussione c’è quindi il principio di un roaming illimitato, senza che siano previsti limiti temporali, né tetti alle telefonate, numeri relativi all’invio di SMS, nonché limitazioni all’invio dei dati, ma che prenda in considerazione il principio della residenza dell’utente. Vedremo quindi se, nella giornata odierna, i 28 troveranno un accordo per dare attuazione a queste norme.