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USA: entro il 2021, l’intelligenza artificiale sostituirà  il 6 percento dei lavoratori

Davide Micheli | 19 Settembre 2016

IA

Le previsioni dell’analista statunitense Forrester indicano come entro il 2021 l’intelligenza artificiale porterà  alla sostituzione del 6 percento della forza lavoro negli ambiti di trasporti, logistica, servizi al pubblico e l’assistenza per i clienti.

Ci siamo occupati a più riprese dell’intelligenza artificiale dal punto di vista delle previsioni poco rosee per il futuro mondo dell’occupazione e, oggi, vogliamo riportarvi l’analisi effettuata da Forrester circa il quadro che si troverà  negli Stati Uniti entro i prossimi cinque anni – il 2021 è il punto di riferimento dello studio – per quanto riguarda il mercato del lavoro.

Secondo l’analista statunitense, infatti, l’arrivo della cosiddetta Quarta Rivoluzione Industriale porterà  con sé un’evoluzione irresistibile delle dinamiche lavorative in parecchi ambiti, andando a cambiare le carte in tavola soprattutto in settori come quello dei trasporti, o ancora, delle logistica, senza dimenticarsi dei servizi per il pubblico e quello dell’assistenza alla clientela.

Il cambiamento, secondo Forrester, sarà  abbastanza veloce e incisivo: l’intelligenza artificiale, abbinata all’utilizzo massiccio della robotica, arriverà  negli Stati Uniti – entro il 2021 – a cancellare il 6 percento dei posti di lavoro che, ad oggi, impiegano esseri umani. Per queste persone, quindi, bisognerà  pensare un nuovo ruolo all’interno del mercato del lavoro.

Sistemi di guida autonoma, come del resto, macchine per la gestione della logistica, droni in grado di spostarsi autonomamente nei cieli per consegnare i pacchi, chatbot ed altri strumenti che si presteranno a rispondere in maniera sempre più puntuale alle domande dei clienti sono solo gli esempi più semplici da comprendere di questa rivoluzione alle porte.

La rivoluzione quindi avverrà  ben lontano dai classici ambienti in cui si è abituati a vedere macchine all’opera, come nelle fabbriche: saranno al contrario i posti di lavoro all’interno del settore terziario ad essere toccati da questa evoluzione tecnologica.