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Vendite on line: meno notebook, più flat Tv e smartphone

Redazione | 16 Marzo 2010

È un quadro ricco di luci e ombre quello presentato oggi al quarto forum sulle Internet Sales, realizzato da GFK […]

iPod touch e nano con fotocamera?È un quadro ricco di luci e ombre quello presentato oggi al quarto forum sulle Internet Sales, realizzato da GFK Retail and Technology in collaborazione con Andec (Associazione Nazionale Importatori e Produttori Elettronica Civile) su 11 paesi europei e un totale di 61.000 punti vendita rilevati mensilmente (di cui 6.800 in Italia).
Un campione che nel corso del 2009 ha registrato oltre 150 milioni di atti di acquisti di cui 4 milioni sono transitati per il canale on line. Il settore della tecnologia di consumo è quello più rappresentativo nella quota di acquisti on line, visto che su Internet nel 2009 sono transitati 5,9 milioni atti di acquisto, pari all’11,6% delle vendite totali rilevate dal panale Gfk. Purtroppo però, mentre in Europa il canale on line cresce come peso (+9,6% rispetto al 2008) in Italia registra un calo del 3,6% passando a 743 milioni di euro di fatturato. Nello specifico le vendite di prodotti di tecnologia di consumo sono scese dai 693 milioni di euro del 2008 ai 664 milioni di euro del 2009, con un calo del 4,5%. E’ un dato in forte controtendenza sia rispetto all’andamento degli anni precedenti sia rispetto agli altri paesi europei. Ma la frenata non ha investito tutti i comparti allo stesso modo: l’elettronica di consumo ad esempio ha visto crescere le vendite on line del 16,8% rispetto al 2008; lo stesso vale per la fotografia: +8,6% (con particolare riguardo per le macchine reflex + 5,9%) che invece sul canale tradizionale perde quasi il 12%.
Chi ha davvero subito un tracollo è stata l’informatica (-20%) che passa dal rappresentare il 40% delle vendite on line al 33% . In particolare le vendite dei notebook e netbook su Internet sono calate del 40% a fronte invece di una crescita esponenziale su altri canali come la GDO (grande distribuzione organizzata) + 420% o i cosiddetti telecom specialists (+600%) i negozi monomarca degli operatori mobili dove i netbook vengono veicolati in bundle con altre offerte.
Perché l’elettronica di consumo e l’informatica su Internet vanno in direzione opposte? La ragione è che oltre a non esserci più una differenza di prezzo sostanziale tra il web e i negozi, il web è spesso utilizzato come canale di phase-out. L ‘analisi effettuata da GFK su primi cinque modelli di notebook venduti sui canali tradizionali e su Internet ha mostrato che in 3 casi su 5 i modelli venduti su web erano prodotti lanciati nel 2008. Insomma sul web si trovano i modelli più vecchi e la similitudine di prezzi unita al fatto che si tratta di prodotti facilmente veicolabili, rende più appetibili le grandi catene di negozi di elettronica di consumo, a scapito dei siti internet. Anche la telefonia ha perso terreno nelle vendite on line: -14% con un andamento particolarmente negativo per i telefoni mobili in generale:  -32%.
In sintesi oggi il 42,9% degli acquisti on line di beni durevoli è fatto da elettronica di consumo, il 37,8% dall’informatica,il 7,5% dalla fotografia e 11,4 % da telefonia.
Tra i prodotti più venduti sul web si confermano gli smartphone, le macchine fotografiche digitali di fascia alta (reflex e compatte ) e soprattutto i nuovi televisori flat Lcd di cui in Italia sono state vendute ben 6,6 milioni di unità  nel 2009. Un mercato, quest’ultimo, drogato dall’introduzione del digitale terrestre che ha fatto da volano anche per l’acquisto di set top box. Non mancano poi alcune new entry interessanti come aspirapolveri, lavatrici e frigoriferi che per la prima volta compaiono nella classifica dei beni venduti su Internet in Italia, se pur con una quota marginale (intorno al 2%).
Infine un comparto con tassi di crescita interessante si conferma quello dei prodotti per ufficio, la cui offerta on line è sempre più diffusa.
Non tutto però può essere venduto on line, avverte GFK: esistono prodotti la cui vendita ad esempio in Italia è vietata: è il caso delle lenti a contatto, acquistabili via internet all’estero ma non in Italia. Oppure ci sono determinati articoli, come i pneumatici per le auto, la cui vendita on line se non è accompagnata da un servizio post vendita di montaggio e calibrazione, rende di fatto l’acquisto vai web poco interessante e conveniente per il consumatore.