Successivo

News

Colossi in tribunale: Yahoo porta Mozilla, che però controdenuncia

Grazia Di Maggio | 11 Dicembre 2017

Mozilla Yahoo

Yahoo lamenta di non essere più motore di ricerca predefinito di Firefox come da contratto, ma Mozilla sottolinea che ci sono state delle violazioni importanti e che le clausole lo permettono.

Mozilla e Yahoo sono finiti in tribunale, da partner in affari a una lotta dura e serrata.

Per rinfrescare la memoria partiamo dall’inizio. Mozilla sin dal principio ha stipulato un contratto di ben cinque anni affinché Yahoo restasse il motore di ricerca predefinito di Firefox. Ovvero almeno fino alla fine del 2019. Sembrava andasse tutto bene ma con l’uscita del nuovo Firefox Quantum, tra le innumerevoli novità presentate che hanno ricevuto grande entusiasmo e feedback positivi, ce n’è stata una che ha fatto molto discutere: il motore di ricerca predefinito risultava essere Google e non più Yahoo.

Ed ecco che si è giunti a oggi, Yahoo non accetta questa situazione e parla di violazione del contratto e porta Mozilla in tribunale poiché non avrebbe rispettato i termini contrattuali e le tempistiche stipulate, l’anno di scadenza, almeno fino al 2019.

Ma in questi casi diventa una vera e propria lotta tra colletti bianchi, nel voler dimostrare chi è il cavallo che corre di più, ed ecco che da casa Mozilla parte una controdenuncia in quanto sarebbe stato Yahoo a violare degli accordi e, per tale motivo, stando a una clausola, Mozilla avrebbe potuto liberamente svincolarsi e interrompere quanto messo su carta. Il motivo reale? Si parla dell’acquisizione di Yahoo da parte di Verizon facendo capo a Oath. Difatti le ricerche sarebbero peggiorate nella dimensione qualitativa pertanto la rescissione del contratto da parte di Mozilla.

Infine, ma non meno importante, la richiesta poco modesta imposta a Yahoo: continuare a pagare fino al 2019 i 375 milioni di dollari previsti da contratto poiché la colpa non sarebbe certo di Firefox se con l’acquisizione del motore di ricerca sarebbero peggiorati i servizi.

Insomma, lotta dura, un braccio di ferro tra colossi. Chi vincerà? Lo scopriremo presto.