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Videogame

Army of Two – The 40th Day

Redazione | 28 Gennaio 2010

Gaming

Spalla a spalla, la famosa coppia di mercenari torna con una nuova missione questa volta ambientata a Shangai.Dopo aver visitato […]

Spalla a spalla, la famosa coppia di mercenari torna con una nuova missione questa volta ambientata a Shangai.armyoftwo_logoDopo aver visitato i teatri di guerra più caldi del globo, passando dall’Afghanistan alla Somalia, fino ad arrivare in Iraq dove si sono conquistati onore e gloria, i mercenari Elliot Salem e Tyson Rios, tornano protagonisti di un nuovo capitolo della serie “Army of Two”, nel quale saranno impegnati in una appassionante missione che li porterà  in Cina.
Se nel primo episodio, dietro alle azioni dei due contractors c’era l’ombra del governo, in questa nuova avventura non ci sono ragioni patriottiche, ma esclusivamente economiche. A contattarli ed ingaggiarli è, infatti, un gruppo privato che ha bisogno delle loro abilità  per garantire i propri interessi nell’area, proprio come accade nel mondo reale dietro molti degli interventi dei cosiddetti soldati di ventura.1
I due “militari indipendenti” (come preferiscono farsi chiamare i mercenari), si troveranno ad affrontare situazioni assolutamente reali e basate su scenari che le forze speciali dell’esercito o della polizia ben conoscono. Non è un caso dunque che, per la realizzazione di questo titolo, i programmatori di Electronic Arts siano stati affiancati da Richard ‘Woodie” Mister, ex membro dei Navy Seals, i corpi speciali della marina degli Stati Uniti, attualmente sotto contratto con una delle più importanti società  di mercenari del Mondo.
A livello di gameplay il gioco è un classico sparatutto con una solida struttura cooperativa già  vista nel precedente capitolo con due giocatori che possono giocare in locale attraverso split-screen oppure online. È naturalmente possibile giocare anche in single player con il secondo personaggio guidato dall’Intelligenza Artificiale, ma è innegabile che Army of Two dia il meglio di sé se giocato con un amico.
2Per affrontare ogni missione, infatti, è fondamentale che Elliot e Tyson collaborino tra di loro sviluppando strategie di attacco e difesa combinate. È infatti possibile fare in modo che l’attenzione dei nemici si concentri soltanto su uno dei due mercenari dando modo all’altro di effettuare un attacco alle spalle o su un fianco. È inoltre possibile utilizzare un comodo GPS che, oltre ad indicare la direzione da seguire per completare la missione, permette questa volta di evidenziare la posizione dei nemici per adottare tutte le contromosse del caso. Senza dimenticare altre interessanti novità  come la possibilità  di fingere la resa per poi repentinamente estrarre un’arma e colpire gli avversari con tanto di coreografico effetto al rallentatore.
L’arsenale a disposizione, se possibile, è ancora più ricco, soprattutto se consideriamo anche l’elevato livello di personalizzazione di ogni 3arma. Questo fatto, unito alla variegata architettura degli scenari, permette di comprendere come sia necessario che i due protagonisti scelgano sempre la armi più adatte al fine di avere la meglio sui nemici.
Se ci si fosse fermati a questo punto Army of Two – The 40th Day non presenterebbe però novità  di significativo rilievo rispetto al capitolo precedente. Per rendere più profondo il gameplay gli sviluppatori hanno quindi pensato di aggiungere un vero e proprio sistema morale che comporta delle precise scelte da parte del giocatore. Questi, infatti, può decidere se uccidere o meno nemici presi in ostaggio, piuttosto che salvare dei civili o abbandonarli al loro destino. Il risultato di queste scelte, purtroppo, non ha ripercussioni sul prosieguo della storia, ma si traduce soltanto nella possibilità  di ottenere un bonus in termini di denaro o di arm.
4La realizzazione tecnica è di buon livello, soprattutto per quanto riguarda i modelli dei due personaggi principali, cui si aggiunge una discreta varietà  di opponenti. Buone anche le ambientazioni che presentano un attento lavoro di level design. Peccato solo per alcune texture in bassa definizione e per delle animazioni non sempre fluide e naturali. La colonna sonora presenta musiche di vario tipo che ben si amalgamano son l’azione su schermo mentre, per tutti gli amanti del multiplayer, sono state introdotte alcune modalità  inedite e il numero complessivo dei giocatori è stato aumentato fino a dodici (sempre in gruppi di due).
Il gioco è disponibile per Xbox 360 e PlayStation 3.