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Videogame

Echochrome: quando il gioco è davvero geniale

Redazione | 9 Luglio 2008

Gaming

Ecco la dimostrazione che, per produrre titoli eccellenti, quello che conta è l’idea e non la grafica. Sony come Nintendo? […]

Ecco la dimostrazione che, per produrre titoli eccellenti, quello che conta è l’idea e non la grafica. Sony come Nintendo? In un certo senso sì perché la strada intrapresa da Sony in questo caso presenta davvero diversi punti in comune con il modus operandi tipico di Nintendo. Echochrome, infatti, è un originalissimo titolo  per PSP (downloadabile anche su PS3) dove la grafica viene lasciata sullo sfondo e il centro del palcoscenico viene preso dall’idea, dal concept.
echochrome.jpgIl gioco ha uno stile che potremmo definire minimale: semplice linee e nessun colore: sole un classico bianco e nero. Si tratta essenzialmente di un puzzle game sui generis che costringe il giocatore a pensare dentro le prospettive di Escher, artista olandese note per le sue prospettive impossibili e molto amato da scienziati, matematici, logici e fisici che apprezzano il suo uso di poliedri, distorsioni geometriche ed interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza.
Echochrome gioca con queste prospettive mettendo il giocatore nei panni di un manichino che deve trovare una via di uscita da improponibili labirinti.. Nulla di più. Ma è proprio questo il fascino di un gioco che fa dello stile e del concept il suo punto di forza. Difficile da spiegare, ma assolutamente divertente da giocare.