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Videogame

I videogiochi come medium educativo

Redazione | 5 Marzo 2009

Gaming

Secondo la ricerca “Play Smart, Play Safe” il 75% dei genitori ritiene che i videogiochi possano avere una funzione educativa […]

Secondo la ricerca “Play Smart, Play Safe” il 75% dei genitori ritiene che i videogiochi possano avere una funzione educativa per i propri figli.
La maggioranza dei genitori in Europa e negli USA guarda positivamente ai videogiochi: il 61% infatti li considera un’esperienza socializzante e più della metà  (52%) ritiene che aiutino a riunire le famiglie. Addirittura il 96% degli intervistati ha dichiarato di assumersi la responsabilità  di controllare che i propri figli usino videogiochi adeguati alla loro fascia di età , cercando attivamente informazioni e supporto. Se nella precedente edizione del sondaggio il 60% dei genitori si riteneva sufficientemente informato sulle funzioni delle console di gioco o dei sistemi operativi al fine di controllarne l’accesso ai propri figli, la percentuale si assesta nel 2009  al 75%: un incremento sensibile che dimostra una migliore conoscenza delle funzioni di parental control. La Francia mostra la percentuale più alta di genitori informati (81%), seguita da Germania (75%), Italia (74%), Regno Unito e USA (entrambi al 73%).

I genitori italiani si sono rivelati tra i più attenti nel controllare i figli
Dai risultati della ricerca è emerso inoltre che i genitori italiani sono all’avanguardia per quanto riguarda il controllo dei contenuti usati dai figli e la conoscenza dei sistemi per il corretto uso dei videogiochi. Il 97% (la percentuale maggiore emersa dall’indagine) ha infatti dichiarato di prendersi la responsabilità  di controllare l’indicazione di età  consigliata dei videogiochi, mentre un’altissima percentuale ha risposto di usare le indicazioni sull’età  consigliata e sui contenuti presenti nel gioco per accertarsi dell’idoneità  dei videogiochi online (85%)  e offline (90%), percentuali sensibilmente maggiori rispetto a Francia e Inghilterra. I genitori italiani sono anche quelli che hanno espresso l’interesse maggiore (54%) nell’avere ulteriori informazioni sui simboli di valutazione dei contenuti.
 
I genitori sono alla ricerca di strumenti e tecnologie per gestire al meglio il tempo che i propri figli trascorrono con i videogiochi
“Play Smart, Play Safe” ha evidenziato come la maggiore preoccupazione dei genitori sia la quantità  di tempo che i loro figli trascorrono davanti ai videogiochi: per questo motivo, il 62% ha dichiarato che apprezzerebbe delle funzionalità  aggiuntive per gestire ancora meglio questo aspetto, mentre il 66% ha confermato che sarebbe favorevole a utilizzare uno strumento di discussione genitori-figli che aiuti a stabilire le regole per il consumo dei media in casa. La brochure “Guida per la Famiglia” di Microsoft si prefigge l’obiettivo di fornire ai genitori la risposta alle loro esigenze: le altre fonti di informazione preferite sono i siti web dedicati all’argomento, i sistemi di age rating (indicazione dell’età  consigliata) oppure il passaparola fra genitori. Questa ricerca ha consentito a Microsoft di condividere informazioni – compresa la “Guida per la Famiglia” – creando il sito web www.xbox.com/playsmartplaysafe: visitabile da oggi, è una fonte di informazioni utili sugli strumenti di parental control e su come installarli in casa.

L’Age Rating (indicazione dell’età  consigliata) è lo strumento preferito dai genitori per decidere se un videogioco è appropriato
Lo strumento primario utilizzato dai genitori per determinare se un videogioco sia appropriato per i figli è il simbolo con l’age rating. Il sondaggio evidenzia, in media, che il 96% dei genitori si ritiene personalmente responsabile di controllare l’age rating dei videogiochi utilizzati dai figli, mentre l’85% che controlla di frequente l’adeguatezza dei giochi offline e l’81% controlla i giochi online.

I dati di questo sondaggio confermano le dichiarazioni recentemente pubblicate in un rapporto del Comitato del Parlamento Europeo per il Mercato Interno, che conferma che i videogiochi hanno “un’influenza ampiamente benefica sullo sviluppo mentale dei bambini” e che “i videogiochi non soltanto hanno un valore ricreativo, ma possono anche essere utilizzati a scopo educativo e medico”. Il rapporto del Parlamento Europeo prosegue inoltre evidenziando i benefici dei sistemi di age rating PEGI e PEGI Online, quale approccio pan-europeo per la creazione di un ambiente più sicuro per i videogiochi online.