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Pirateria videoludica

Redazione | 22 Novembre 2010

Gaming

AESVI chiude il primo ciclo di training alle Forze dell’Ordine sul tema della proprietà  intellettuale condotto insieme a BSA, FAPAV […]

AESVI chiude il primo ciclo di training alle Forze dell’Ordine sul tema della proprietà  intellettuale condotto insieme a BSA, FAPAV e FPM.
AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) ha concluso ieri presso il Comando Regionale della Guardia di Finanza di Milano un ciclo di training di formazione alle Forze dell’Ordine, che quest’anno per la prima volta è stato condotto a fianco delle altre associazioni antipirateria dei titolari di diritti: BSA (Business Software Alliance) nel campo del software aziendale, FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale) nel discografico, FAPAV (Federazione Anti-Pirateria Audiovisiva) in quello dell’audiovisivo.
 
Il ciclo di training partito lo scorso mese di aprile ha raggiunto i Comandi della Guardia di Finanza di 10 città  ­- Aosta, Genova, Bari, Lecce, Firenze, Roma, Napoli, Brescia, Torino e Milano – coinvolgendo oltre 600 militari. Scopo dell’iniziativa di formazione era quello di fornire alle agenzie impegnate in prima linea sul territorio nazionale un quadro a 360° del fenomeno della pirateria sia tradizionale che digitale e supportarle dal punto di vista tecnico, legale e della conoscenza del mercato di riferimento. I training sulla pirateria nel mercato dei videogiochi sono stati svolti dall’Anti-Piracy Manager di AESVI Aron Park, che ha riservato particolare attenzione al fenomeno dei dispositivi atti ad eludere i sistemi di protezione delle console, quali i modchip e i game copier, oltre che alla pirateria su Internet.
 
A due anni dall’inizio della sua attività  antipirateria, AESVI ha già  all’attivo ben 24 training in altrettanti Comandi Regionali della Guardia di Finanza per un totale di oltre 1600 militari formati.
 
L’attività  di training alle forze dell’ordine ha dimostrato in questi anni la sua centrale importanza nella lotta alla pirateria nel mercato dei videogiochi consentendoci di constare in modo effettivo quanto la formazione sia utile e strategica per gettare le basi per un’attività  di repressione concreta sul territorio” – ha dichiarato Thalita Malagò, Segretario Generale AESVI – “Nei mesi a venire è nostra intenzione intensificare ulteriormente i nostri sforzi per accrescere sempre più il know-how delle forze dell’ordine su questi temi sia dal punto di vista normativo che pratico favorendo così il nascere di nuove attività  di contrasto al fenomeno“.