Six Days in Falluja

La guerra contemporanea in un gioco che già  suscita polemiche.
Se i videgiochi di guerra, per loro stessa natura, ben si prestano a critiche, è inevitabile che quest’ultime siano più dirette e profonde nel momento in cui il gioco vada a toccare dei nervi ancora scoperti e delle ferite non ancora del tutto rimarginate.
Il nuovo gioco sviluppato da Atomic Games vuole rappresentare in modo realistico quanto avvenuto nel drammatico assedio alla città  irachena di Falluja. Realizzato grazie anche al contributo di personale militare in servizio e reduci di questo tragico avvenimento, il titolo non ha però riscontrato apprezzamenti unanimi in tutto l’establishment militare.
Molte, infatti, sono state le voci dissonanti che si sono levate contro un gioco che vuole proporre in chiave interattiva un episodio ancora troppo vicino temporalmente per essere stato del tutto metabolizzato, soprattutto perché in questa cruenta battaglia sono caduti ben trenta soldati americani.
Probabilmente il marcato realismo di fondo rappresenterà  un elemento chiave attorno al quale si svilupperanno le prossime discussioni con il dubbio se sia lecito o meno proporre titoli dai contenuti così attuali.