All’interno di ogni episodio della serie Trackmania, fin dalla sua prima incarnazione (risalente all’ormai lontanissimo 2003), si trovano un sacco di cose belle, tutte ugualmente divertenti: un arcade di corse ignorantissimo e iper-frenetico; un racing game tecnico e impegnativo come pochi altri; ambientazioni molto diverse, cui corrispondono altrettanti modelli di guida; un editor di tracciati che gli garantisce una longevità infinita; un universo multiplayer in cui perdersi per un sacco di tempo. L’ultima incarnazione della serie avrà tutto questo, e molto altro ancora.
FACILE, MA DIFFICILE
La prima cosa che si nota, rispetto ai precedenti episodi, è il taglio ancor più scanzonato e “funky” dell’intera produzione, in un tripudio di omaggi all’estetica anni Novanta, con tanto di voce fuori campo che ci incita o dileggia in base a come guidiamo. Non fatevi ingannare, però: dietro questa cornice assurdamente colorata si nasconde lo stesso arcade “tecnico” di sempre, che permette di prendere confidenza con i controlli delle vetture in pochi secondi, ma che premia solo chi i piloti più costanti e determinati. Arrivare in fondo a un circuito non è difficile, ma spuntare il miglior tempo richiede nervi d’acciaio, precisione millimetrica nel dosare freno e acceleratore, voglia di affrontare una curva con il giusto anticipo, sapendo di rischiare l’errore, ma fino a un certo punto, perché quando arrivi a giocare così è perché hai percorso quel circuito decine di volte, e ormai lo conosci a memoria. E di circuiti su cui correre, in Trackmania Turbo, ce ne sono davvero tanti: la versione beta che abbiamo provato ne conteneva solo un centinaio, ma quelli in grigio non attivi sono almeno quattro volte tanto, di complessità e difficoltà crescente, dalla serie “Bianca” alle impossibili gare di quella “Nera”. L’avversario da battere, da sempre, è solo uno: noi stessi. Non c’è intelligenza artificiale in Trackmania, non ci sono collisioni con le altre vetture, solo “fantasmi” dei migliori tempi sul giro, solo le lancette del cronometro che scorrono, inesorabili e velocissime.
DELIRIO ONLINE
Tutti i tracciati presenti nel gioco sono stati realizzati da Nadeo utilizzando il medesimo editor che viene messo nelle mani dell’utente, a dimostrazione della sua potenza e versatilità . L’interfaccia è sempre intuitiva ed estremamente immediata, ma portare a casa risultati degni di questo nome richiede – anche qui – una certa dose di impegno e di abilità nel progettare piste. Anche per questo, la nuova versione dell’editor è disponibile in tre livelli di difficoltà differenti, a seconda di quanta voglia e tempo si hanno a disposizione. Esiste anche per la prima volta una funzione di generazione di mappe casuali, piste complete fatte e finite create in maniera automatica dalla CPU, sulla cui qualità è difficile esprimersi. E come sempre, il punto di forza dell’editor di Trackmania sta nel fatto che il passaggio dalla fase di costruzione del tracciato a quella di test avviene senza soluzione di continuità , con la semplice pressione di un tasto, per sperimentare al volo le soluzioni dettate dalla propria fantasia. Si può giocare al tradizionale multiplayer, ma persino in locale con lo split screen e persino in modalità Hotseat, opportunamente rivista e decisamente più accattivante che in passato.
COMMENTO
Da grandissimi fan della serie di Nadeo fin dai suoi albori, non possiamo che gioire al pensiero di un ritorno in così grande stile del nome Trackmania. Abbiamo provato solo la versione beta, ma quel che abbiamo visto ci ha entusiasmato alla grande. Tutto è al suo posto, compresi un paio di ambienti (e relativi modelli di guida) che non ci hanno convinto del tutto. Fedele a se stesso fino all’ultimo, ma comunque capace di portare abbastanza novità da tenere accesa la fiamma ancora per un sacco di tempo.