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Rigorosamente all’esterno

Eugenio Moschini | 28 Giugno 2010

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Gps, lettori Mp3, foto e videocamere: ecco una rassegna dei migliori dispositivi per lo sport e la vita all’aria aperta […]

Ambientate (8)

Gps, lettori Mp3, foto e videocamere: ecco una rassegna dei migliori dispositivi per lo sport e la vita all’aria aperta adatti a tutti, dallo sportivo amatoriale all’escursionista più evoluto.

Di Eugenio Moschini e Silvia Ponzio

L’idea che l’appassionato di informatica, il classico “nerd” dei film americani, viva in un suo mondo virtuale, perennemente seduto davanti allo schermo di un computer, è un luogo comune duro a morire. Così come, nell’immaginario collettivo, l’escursionista scarpina ancora tra i sentieri di montagna orientandosi con la bussola e una sgualcita cartina topografica dell’anteguerra. Possibile, ma ormai improbabile visto che i vantaggi dell’informatica, e dell’elettronica in generale, sono evidenti anche agli utenti più refrattari alle nuove tecnologie.
I tradizionali dispositivi high tech sono perfetti per la vita cittadina di tutti i giorni o per vacanze tranquille, ma tutto cambia quando il contatto con la natura si fa più stretto oppure praticate sport anche di livello amatoriale. Infatti i dispositivi elettronici non vanno d’accordo con le condizioni ambientali “non-standard” perché basta qualche goccia d’acqua o un po’ d’umidità , polvere e sabbia, uno sbalzo termico o un forte urto per mandare in tilt o rovinare irrimediabilmente la vostra amata foto/videocamera e il lettore Mp3. Ci sono poi delle situazioni che i normali dispositivi elettronici non sono in grado di gestire, al di là  delle condizioni ambientali avverse. Immaginate, per esempio, di voler affrontare un nuovo percorso in montagna e il vostro Gps non dispone della cartografia adeguata, oppure ritrovarvi con le batterie a secco e non sostituibili. Oppure di volervi lanciare in una discesa a rotta di collo a bordo di una mountain bike e non poter filmare la vostra avventura perché non c’è verso di montare la videocamera al casco o al manubrio delle due ruote, oltre a rischiare di mandarla in mille pezzi con contraccolpi ed eventuali cadute. Certo, le periferiche specifiche per l’outdoor non sono una novità , visto che si trovano sul mercato da molti anni. E non pensiate che, a livello di prestazioni “estreme”, i dispositivi di oggi siano molto superiori ai loro antenati. Quello che invece è cambiato, e tanto, è il look: per design e dimensioni i nuovi device “all-weather” possono essere tranquillamente confusi con i modelli normali. Inoltre, dettaglio che non guasta, il mercato dell’outdoor sta richiamando l’attenzione dei produttori con il risultato che l’offerta è decisamente più ricca rispetto a solo un paio di anni fa e i prezzi sono anche drasticamente calati.
La scelta dei migliori prodotti per lo sport e l’outdoor non dipende quindi tanto dalle proprie capacità  informatiche e dal feeling con le nuove tecnologie, quanto piuttosto dalla frequenza e dalle particolari esigenze legate a una specifica attività . Una fotocamera con un brevetto da sub fino a 10 metri di profondità , se non addirittura 40, è eccessiva per chi si limita a fare snorkeling d’estate, così come chi va a fare trekking solo un paio di volte all’anno potrebbe accontentarsi di un Gps che lo riporti sano e salvo al punto di partenza più che guidarlo per sentieri tortuosi riservati ai più esperti. Inoltre, se non avete esigenze specifiche, invece di acquistare una fotocamera e una videocamera resistenti all’acqua e agli urti, per esempio, potreste preferire un unico prodotto che se la cavi discretamente in entrambe le circostanze.
All’aumentare del contatto con la natura e al numero di sport praticati, aumentano invece le funzioni richieste ai vari dispositivi high tech. I sub sceglieranno foto e videocamere in grado di immergersi più in profondità  e chi nuota tutti i giorni opterà  per lettori Mp3 più funzionali da agganciare agli occhialini. I Gps diventano più evoluti con a bordo percorsi per biker ed escursionisti più attivi, che magari scattino anche foto georeferenziate da pubblicare sulle apposite mappe di social network come Flickr.
Chi, infine, si dedica con passione a uno sport, o un’attività  all’aria aperta, pretendendo il massimo da sé stesso, cerca strumenti tecnologici altrettanto performanti. La fotocamera subacquea deve rigorosamente essere in grado di seguirlo alle profondità  che si è prefissato, offrendogli al contempo la garanzia di scatti perfetti, così come la videocamera che deve filmare in high definition. L’elemento che fa la differenza per questa fascia di utenti evoluti è soprattutto l’offerta di accessori dedicati.
Cinghie per riporre la foto-videocamera quando si è sott’acqua, per riposarsi ed evitare di farla affondare, a supporti per montarla su caschi, manubri delle bici, o addirittura sulla tavola da surf. Prodotti che si rivelano perfetti anche per sport più di nicchia e “rischiosi” come il paracadutismo, deltaplano o parapendio. I Gps, infine, sono tenuti a guidare, in modo preciso e sicuro, gli appassionati di escursionismo in montagna a prescindere dal mezzo scelto per muoversi (a piedi in mountain bike, con le ciaspole o con gli sci d’alpinismo).

ICON_EDICOLAL’idea che l’appassionato di informatica, il classico “nerd” dei film americani, viva in un suo mondo virtuale, perennemente seduto davanti allo schermo di un computer, è un luogo comune duro a morire. Così come, nell’immaginario collettivo, l’escursionista scarpina ancora tra i sentieri di montagna orientandosi con la bussola e una sgualcita cartina topografica dell’anteguerra. Possibile, ma ormai improbabile visto che i vantaggi dell’informatica, e dell’elettronica in generale, sono evidenti anche agli utenti più refrattari alle nuove tecnologie.

I tradizionali dispositivi high tech sono perfetti per la vita cittadina di tutti i giorni o per vacanze tranquille, ma tutto cambia quando il contatto con la natura si fa più stretto oppure praticate sport anche di livello amatoriale. Infatti i dispositivi elettronici non vanno d’accordo con le condizioni ambientali “non-standard” perché basta qualche goccia d’acqua o un po’ d’umidità , polvere e sabbia, uno sbalzo termico o un forte urto per mandare in tilt o rovinare irrimediabilmente la vostra amata foto/videocamera e il lettore Mp3. Ci sono poi delle situazioni che i normali dispositivi elettronici non sono in grado di gestire, al di là  delle condizioni ambientali avverse. Immaginate, per esempio, di voler affrontare un nuovo percorso in montagna e il vostro Gps non dispone della cartografia adeguata, oppure ritrovarvi con le batterie a secco e non sostituibili. Oppure di volervi lanciare in una discesa a rotta di collo a bordo di una mountain bike e non poter filmare la vostra avventura perché non c’è verso di montare la videocamera al casco o al manubrio delle due ruote, oltre a rischiare di mandarla in mille pezzi con contraccolpi ed eventuali cadute. Certo, le periferiche specifiche per l’outdoor non sono una novità , visto che si trovano sul mercato da molti anni. E non pensiate che, a livello di prestazioni “estreme”, i dispositivi di oggi siano molto superiori ai loro antenati. Quello che invece è cambiato, e tanto, è il look: per design e dimensioni i nuovi device “all-weather” possono essere tranquillamente confusi con i modelli normali. Inoltre, dettaglio che non guasta, il mercato dell’outdoor sta richiamando l’attenzione dei produttori con il risultato che l’offerta è decisamente più ricca rispetto a solo un paio di anni fa e i prezzi sono anche drasticamente calati.

La scelta dei migliori prodotti per lo sport e l’outdoor non dipende quindi tanto dalle proprie capacità  informatiche e dal feeling con le nuove tecnologie, quanto piuttosto dalla frequenza e dalle particolari esigenze legate a una specifica attività . Una fotocamera con un brevetto da sub fino a 10 metri di profondità , se non addirittura 40, è eccessiva per chi si limita a fare snorkeling d’estate, così come chi va a fare trekking solo un paio di volte all’anno potrebbe accontentarsi di un Gps che lo riporti sano e salvo al punto di partenza più che guidarlo per sentieri tortuosi riservati ai più esperti. Inoltre, se non avete esigenze specifiche, invece di acquistare una fotocamera e una videocamera resistenti all’acqua e agli urti, per esempio, potreste preferire un unico prodotto che se la cavi discretamente in entrambe le circostanze.

All’aumentare del contatto con la natura e al numero di sport praticati, aumentano invece le funzioni richieste ai vari dispositivi high tech. I sub sceglieranno foto e videocamere in grado di immergersi più in profondità  e chi nuota tutti i giorni opterà  per lettori Mp3 più funzionali da agganciare agli occhialini. I Gps diventano più evoluti con a bordo percorsi per biker ed escursionisti più attivi, che magari scattino anche foto georeferenziate da pubblicare sulle apposite mappe di social network come Flickr.

Chi, infine, si dedica con passione a uno sport, o un’attività  all’aria aperta, pretendendo il massimo da sé stesso, cerca strumenti tecnologici altrettanto performanti. La fotocamera subacquea deve rigorosamente essere in grado di seguirlo alle profondità  che si è prefissato, offrendogli al contempo la garanzia di scatti perfetti, così come la videocamera che deve filmare in high definition. L’elemento che fa la differenza per questa fascia di utenti evoluti è soprattutto l’offerta di accessori dedicati.

Cinghie per riporre la foto-videocamera quando si è sott’acqua, per riposarsi ed evitare di farla affondare, a supporti per montarla su caschi, manubri delle bici, o addirittura sulla tavola da surf. Prodotti che si rivelano perfetti anche per sport più di nicchia e “rischiosi” come il paracadutismo, deltaplano o parapendio. I Gps, infine, sono tenuti a guidare, in modo preciso e sicuro, gli appassionati di escursionismo in montagna a prescindere dal mezzo scelto per muoversi (a piedi in mountain bike, con le ciaspole o con gli sci d’alpinismo).

(Estratto dall’articolo pubblicato sul numero 232 – luglio 2010)