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Smartwatch: la seconda ondata è tra noi

Redazione | 7 Luglio 2014

Smartwatch

Vera e propria pioniera nel settore smartwatch, Pebble ha recentemente introdotto un nuovo modello che si affianca al suo dispositivo […]

279 smartwatch BOX pebble

Vera e propria pioniera nel settore smartwatch, Pebble ha recentemente introdotto un nuovo modello che si affianca al suo dispositivo storico che valutiamo nelle prossime pagine. Il Pebble Steel è una sorta di versione premium del Pebble: a 249 dollari, offre una cassa in acciaio inossidabile, schermo con protezione Gorilla Glass 2 e un Led Rgb di notifica.

Le rimanenti specifiche hardware restano immutate: display e-paper da 1,26 pollici e processore Cortex M3 su tutte. Cosa ancora più importante: il nuovo Pebble Steel è perfettamente compatibile con le oltre 1.000 applicazioni disponibili per il modello originale.

279 smartwatch BOX qualcomm

Qualcomm ha lanciato a fine 2013 negli Stati Uniti il suo smartwatch Toq, non ancora disponibile in Italia. Si tratta di un apparato che fa dell’autonomia uno dei suoi punti di forza, grazie alla batteria da 240 mAh e al display a colori basato sulla tecnologia Mirasol, derivata dagli e-book reader e che permette un’ottima leggibilità  anche all’aperto. Il Toq è proposto a 249 dollari.

Apple e Microsoft alla finestra

Se il mercato degli smartwatch è realmente prossimo all’esplosione, è impensabile che due attori del calibro di Apple e Microsoft ne stiano a lungo in disparte. Per quanto riguarda la casa di Cupertino, le voci di un iWatch sono ormai sulla piazza da un anno. Tra gli analisti di mercato c’è chi giura che questa estate sarà  la volta buona.

Molte le speculazioni, ma ancora poche certezze sulle specifiche; tra le ultime indiscrezioni c’è anche quella che vede l’iWatch non solo sul mercato entro fine anno, ma pronto a sostituire tutta la gamma di iPod che non verrebbero più aggiornati proprio per lasciare spazio al telefono intelligente di Apple. Sul fronte Microsoft, ancora meno certezza, ma un brevetto depositato a fine 2012 e reso pubblico solo recentemente sembra confermare l’intenzione della casa di Redmond di non lasciarsi sfuggire questo settore in rapida espansione. È molto probabile che entro la fine dell’anno avremo aggiornamenti su entrambi i fronti.
Simone Zanardi

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