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Hp ZBook 17 G2: tanta potenza per chi lavora

Redazione | 21 Aprile 2015

HP Notebook Workstation

In prova la workstation portatile da 17 pollici di Hp segna nuovi standard per quanto riguarda le prestazioni e le […]

In prova la workstation portatile da 17 pollici di Hp segna nuovi standard per quanto riguarda le prestazioni e le possibilità  di espansione.

L’offerta di Hp per quanto riguarda le workstation portatili è articolata sui tre modelli ZBook, con display variabile tra 14, 15 e 17 pollici e con diverse configurazioni in grado di venire incontro a qualsiasi necessità  o budget. Il prodotto di punta, ZBook 17, è stato recentemente aggiornato e per distinguerlo dalla versione precedente è stato aggiunto il suffisso G2. Il grosso display da 17,3″ condiziona le dimensioni complessive della macchina, che è tutt’altro che facilmente trasportabile; il peso è di 3,7 kg e l’ingombro in larghezza supera i 40 centimetri. Il vantaggio rispetto a soluzioni più compatte è che qui è possibile integrare i componenti più veloci disponibili oggi e c’è spazio per un gran numero di porte di espansione.

HP Schema

La ZBook 17 ha a bordo qualsiasi cosa possa servire a un professionista, la potenza è abbondante e l’ampio display permette di lavorare agevolmente con applicazioni di Cad, modellazione 3D, fotoritocco o editing video. Per essere considerata davvero tale, una workstation portatile deve avere un sottosistema grafico certificato dai vari Isv (Independent Software Vendor), ovvero i produttori di software professionale. Con un sistema certificato, si ha la garanzia che un dato applicativo è sicuramente compatibile e funzionerà  senza problemi. La ZBook 17 G2 può essere ordinata con varie Gpu Amd o Nvidia appartenenti alla gamma professionale FirePro oppure Quadro. Il prezzo base è di 1.870 euro Iva inclusa, che sale al variare dei componenti interni; una configurazione di fascia alta come quella ricevuta in prova, dotata di processore Core i7-4910MQ, 16 Gbyte di Ram, Gpu Amd FirePro M6100 e disco Ssd da 256 Gbyte può raggiungere agevolmente i 2.500 euro.

Il telaio, spesso tre centimetri e mezzo, tozzo com’è concede poco all’estetica; appare però molto robusto. La tastiera resiste al versamento di liquidi. Tutto l’insieme appare molto rigido e per nulla incline a scricchiolii, nonostante l’ampia estensione degli elementi.

Per aprire la ZBook 17 basta sbloccare un fermo. Si notano i due alloggiamenti liberi per dischi da 2,5

Per aprire la ZBook 17 basta sbloccare un fermo. Si notano i due alloggiamenti liberi per dischi da 2,5″. L’unità  a stato solido di Sandisk è su un modulo in formato M.2.

Il pannello, sorretto da solide cerniere, è protetto sul retro da un inserto in alluminio. Per accedere ai componenti interni basta sbloccare un fermo e tutta la copertura inferiore viene via. Si scopre così che il disco Ssd è su un modulo Pci Express e c’è spazio per altre due unità  standard da 2,5″. La memoria Ddr3-L 1.600 è distribuita su quattro zoccoli Sodimm (tutti occupati), di cui due si trovano sotto la tastiera. I lati del telaio sono ricchi di elementi: oltre all’unità  ottica integrata troviamo, tra gli altri, lo slot Express Card a piena larghezza, una rara porta Thunderbolt, uscite DisplayPort e Vga, lettore di SmartCard, quattro Usb. La connettività  è tutta firmata Intel e la rete Wi-Fi è compatibile con il recente e veloce standard 802.11ac. Come opzione si può avere anche un modulo 3G/4G.

➜ Continua a leggere: il test di Hp ZBook 17 G2

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