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Backup, i dati al sicuro

Redazione | 26 Ottobre 2011

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Software, trucchi e consigli per fare una copia di sicurezza dei vostri dati, entro le mura di casa o nel cloud. Ecco 15 […]

Software, trucchi e consigli per fare una copia di sicurezza dei vostri dati, entro le mura di casa o nel cloud. Ecco 15 soluzioni che vi permetteranno di proteggere la vostra vita digitale da qualsiasi imprevisto.

di Filippo Moriggia

Album di fotografie, videocassette con i ricordi delle vacanze e quaderni di appunti ormai sono un ricordo del passato: immagini, video e documenti oggi si archiviano nel cloud, su un disco esterno o su una memoria Micro-SD grande come un’unghia. Le straordinarie potenzialità  della tecnologia non devono però abbagliarci. Basta poco per perdere una schedina di memoria o rompere un hard disk, e anche il cloud non è sicuro al 100%. L’unico modo per avere la ragionevole certezza di non perdere i propri dati è farne (almeno) una copia di backup. Si tratta di un’operazione in sé molto semplice, che prevede la duplicazione dei file originali su un supporto diverso da quello originale. Per non sprecare tempo e spazio e riuscire a recuperare i dati anche in caso di cancellazioni o modifiche accidentali però non basta fare una semplice copia dei file, magari usando solo Esplora Risorse. È meglio utilizzare software e servizi creati in modo specifico per questo scopo, in modo da rendere l’operazione più efficiente e sicura.

In questo articolo, dopo avervi spiegato come funzionano gli algoritmi di backup, vi presenteremo i principali software per il backup, che abbiamo suddiviso in tre categorie: backup tradizionale, disk imaging e backup on-line. Alla prima appartengono i programmi che possono essere utilizzati per creare una copia di backup di file o cartelle utilizzando come destinazione un disco esterno, un Cd o un altro computer della rete locale. La seconda categoria comprende invece i software che possono essere usati per “scattare un’istantanea” dello stato del disco fisso, così da salvare non solo i file che contiene, ma anche la configurazione completa del sistema operativo. Infine, la terza categoria comprende i software che permettono di fare un backup nel cloud, sfruttando un servizio (gratuito o a pagamento) fornito in genere dallo stesso produttore del software.

Non sempre i programmi esaminati appartengono in modo netto a una categoria precisa: alcuni presentano caratteristiche che li farebbero rientrare a buon diritto in due di esse, se non addirittura in tutte e tre. In questi casi abbiamo presentato il prodotto nell’area per cui è più conosciuto. Ad esempio, troverete Acronis TrueImage nella sezione Disk Imaging, nonostante ormai permetta anche di eseguire backup tradizionali e di salvare file nel cloud.

Nel preparare questo servizio abbiamo provato più prodotti di quelli effettivamente recensiti, , ma nelle pagine che seguono troverete soltanto quelli che ci sono sembrati più interessanti, per facilità  d’uso, costi, flessibilità  e funzionalità . Alcuni dei pacchetti gratuiti presentati sono disponibili anche in versione commerciale: in questo caso abbiamo spiegato le differenze tra le diverse versioni, per aiutarvi a comprendere quando è praticamente indispensabile mettere mano al portafoglio e a che cosa bisogna invece rinunciare se si vuole risparmiare.

Il backup giusto in ogni situazione

Pianificare un backup è facile, più difficile è essere sicuri che l’operazione vada a buon fine, non occupi troppe risorse e che ci sia sempre abbastanza spazio a disposizione sul supporto di destinazione. Per evitare di commettere errori grossolani bisogna sempre avere ben chiara la dimensione dei file da salvare, sapere quanto si potrebbero espandere e con che frequenza vengono aggiornati. Il modo più semplice per ottenere queste informazioni è distinguere chiaramente tra file di tipologie differenti. Un documento di Word, di Excel o di PowerPoint ha caratteristiche molto diverse da una traccia audio Mp3 o da un filmato codificato in H.264. I documenti subiscono frequenti modifiche, occupano in genere poco spazio e possono essere compressi in modo significativo. I file multimediali hanno invece dimensioni nettamente maggiori, in genere non subiscono modifiche e non sono molto comprimibili, poiché i codec adottati per codificarli hanno già  eliminato qualsiasi ridondanza.

Per fare il backup di una cartella con un migliaio di documenti dunque è bene adottare una strategia di backup differente rispetto a quella di una cartella con alcune centinaia di Mp3. I documenti ad esempio possono essere salvati due o tre volte al giorno in un archivio compresso ed è bene conservarne diverse copie per poterne recuperare una versione precedente qualora fosse necessario. Per fare il backup di una cartella di Mp3 invece si può pianificare un backup settimanale, senza usare alcun sistema di compressione; conservarne versioni diverse è di fatto inutile. Scegliendo la strategia giusta si può risparmiare tempo e anche spazio su disco e si può aumentare il livello di protezione complessivo dei dati.

Estratto dall’articolo pubblicato sul numero 248 – novembre 2011