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Editoriale | Magazine

L’ottava generazione arriva in tutta fretta

Pasquale Bruno | 5 Ottobre 2017

Editoriale

Il 21 agosto Intel ha annunciato i primi processori di nuova generazione, l’ottava, per dispositivi mobile; il 24 settembre è […]

Il 21 agosto Intel ha annunciato i primi processori di nuova generazione, l’ottava, per dispositivi mobile; il 24 settembre è stata la volta di quelli specifici per Pc desktop. In realtà  quest’ultimo annuncio era previsto per il 5 ottobre; ufficialmente, è stato anticipato a causa di una fuga di notizie con relativa violazione dell’embargo. Questa ottava generazione è piuttosto variegata: i processori mobile sono in architettura Kaby Lake-R (dove la R sta per refresh), in pratica un aggiornamento della settima generazione con un processo produttivo migliorato, con quattro core standard anziché i canonici due anche sui processori a basso consumo da 15 W, più alcuni leggeri miglioramenti a carico della Gpu integrata. Forse è un po’ poco per giustificare un salto generazionale.

I processori da desktop invece sono basati sulla nuova architettura Coffee Lake, però sempre con processo produttivo a 14 nm migliorato (chiamato 14 nm+). Anche qui vediamo una proliferazione dei core, tanto che i Core i7 e i Core i5 sono esclusivamente con 6 core fisici; per la prima volta spariscono i quattro core dall’offerta di fascia media e alta. Arriva anche l’obbligatorio chipset Z370 (ma forse era più consono chiamarlo Z275) con supporto alle memorie Ddr4-2666. Per complicare ulteriormente le cose, nel 2018 è attesa l’architettura Cannon Lake che introdurrà  il processo produttivo a 10 nm.

Racchiuderle tutte nella ottava generazione ci sembra fuorviante, sembra che Intel abbia raccolto e sommato tanti piccoli miglioramenti per giustificare un nuovo salto generazionale. La vera differenza, che non è poca, è nelle prestazioni grazie all’aumento del numero dei core, ed è giusto questo che può giustificare una nuova nomenclatura. Ci sembra altrettanto evidente come AMD con Ryzen abbia scombussolato il mercato e messo il sale sulla coda a Intel, che ora si trova a rincorrere e a mettere sul piatto tutto quello che ha a disposizione. Cattive notizie infine per chi ha da poco investito nella (costosa) piattaforma Skylake-X e chipset X299. Sono in arrivo le schede madri revisione 2, dotate di circuiti di alimentazione migliorati e meglio in grado di reggere i nuovi processori con elevato numero di core, specie in condizioni di overclock. Qualcuno si arrabbierà  non poco, considerato il prezzo medio e il target di utenza di una scheda madre X299.