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Led Wall

Nicola Martello | 4 Maggio 2016

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I led wall sono display di grandi dimensioni costituiti da una fitta griglia di led colorati Rgb, che ormai è […]

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I led wall sono display di grandi dimensioni costituiti da una fitta griglia di led colorati Rgb, che ormai è facile trovare nei luoghi pubblici, sia all’interno degli edifici sia all’esterno, impiegati per visualizzare immagini, video pubblicitari, informazioni utili per il pubblico. Sono infatti molto usati non solo negli stadi e nei campi sportivi (come grandi schermi video e lungo il muretto di bordo campo) ma anche in aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali, grandi sale riunioni, negozi. Ancora, stanno gradualmente sostituendo i cartelloni pubblicitari più grandi e sono spesso usati come scenografie e fondali negli studi televisivi e per i concerti, per la loro elevata luminosità  e per la facilità  di installazione in forme diverse (grandi pannelli verticali mobili, per esempio).

di Nicola Martello

ICON_EDICOLAQuesto successo non è solo dovuto ai miglioramenti tecnologici che descriviamo più avanti ma anche alla netta riduzione del loro costo. Oggi l’installazione di un led wall di circa tre metri di larghezza può costare meno di 10.000 euro e in generale un maxi schermo pubblicitario può richiedere un investimento di meno della metà  di quanto era necessario spendere quattro o cinque anni fa. Il settore dei led wall è in rapida crescita ma attualmente è molto difficile determinarne il volume d’affari, sia perché mancano ancora dati ufficiali affidabili sia perché circa il 90% del mercato è frazionato in migliaia di piccole aziende, molto dinamiche ma con un’estensione territoriale spesso molto limitata. I led wall rispondono bene alle esigenze tipiche di un’installazione all’aperto o in un luogo pubblico fortemente illuminato. In queste situazioni, infatti, il display deve essere molto grande, molto luminoso e con un contrasto elevato. In effetti, questa tecnologia è oggi l’unica impiegabile in queste installazioni, dato che i più grandi schermi commerciali Lcd (che usano sì i led, ma solo come fonte di illuminazione, posta dietro il pannello a cristalli liquidi) si fermano a 98 pollici, mentre uno schermo illuminato da un proiettore non ha problemi di dimensioni ma di contro non permette di raggiungere luminosità  e contrasto adeguati per un ambiente ben illuminato. Senza un adeguato oscuramento, infatti, le immagini appaiono sempre molto sbiadite. Un’altra soluzione, usata spesso per applicazioni video, consiste nell’affiancare più monitor Lcd (all’inizio si usavano tubi catodici Crt), così da creare una scacchiera formata da quattro, nove e anche più elementi (un video wall).

Il sistema è quindi modulare e relativamente poco costoso, ma richiede un’accurata calibrazione dei monitor, per garantire che non ci siano riquadri con dominanti cromatiche che rovinerebbero completamente l’effetto complessivo. Nulla si può fare per la vignettatura dei singoli display, che per fortuna non è molto visibile con i prodotti di maggior pregio. Inoltre le cornici dei display, per quanto sottili (le unità  più recenti arrivano a pochi millimetri), sono sempre chiaramente visibili e creano una griglia che inevitabilmente spezza le immagini.

I vantaggi dei led wall

Tornando ai led wall notiamo che non hanno una dimensione e un rapporto d’aspetto predefiniti, dato che sono costituiti da numerosi piccoli moduli montati a griglia, a stretto contatto tra di loro per rendere invisibili le giunzioni. Ciascun modulo contiene decine o anche centinaia o migliaia di led, a seconda di quanto sono grandi i singoli pixel, ognuno costituito di solito da un led rosso, uno verde e uno blu.

Nulla vieta quindi di disporre prevalentemente in orizzontale o in verticale i moduli, così da ottenere schermi molto larghi o alti e stretti. È anche possibile ottenere superfici curve o sagomate, per effetti scenici di grande effetto. Se la struttura che sorregge i led è ridotta all’osso si ottiene una sorta di rete sottile con i diodi luminosi fissati agli incroci, con un passo tra un pixel e l’altro piuttosto ampio, così da creare led wall semitrasparenti, che lasciano passare circa il 50% della luce proveniente da dietro.

I led wall sono veramente molto luminosi: si parte da un minimo di 1.000 – 2.000 cd/m2 per arrivare a 7.000 – 10.000 cd/m2. L’intensità  della luce emessa è direttamente proporzionale alla dimensione dei led (e quindi dei pixel), perciò i display con diodi grandi sono più luminosi e di solito sono installati all’aperto, dove si può contare su un’elevata distanza di visione per compensare il pixel pitch elevato e soprattutto dove è necessaria una luminanza di almeno 5.000 cd/m2 perché le immagini siano perfettamente visibili anche in una giornata assolata. Come è facile intuire, più è intensa la luce emessa maggiore è il consumo elettrico e, visto che si parla di molte migliaia di candele per metro quadrato, l’energia richiesta non è da poco: un tipico led wall di alcuni metri assorbe diversi chilowatt quando tutti i suoi diodi sono accesi al massimo.

Da notare però che se il led wall fosse regolato in modo da limitarne la luminanza a un valore vicino a quello tipico di una Tv Lcd, il consumo elettrico, per metro quadrato, sarebbe molto simile se non addirittura inferiore a quello del televisore. Questo perché i diodi del led wall non sono schermati dai polarizzatori e dal pannello a cristalli liquidi di un display Lcd.

Anche il calore emesso non va trascurato e di solito i led sono montati a contatto con una piastra posteriore metallica, che permette di dissipare il calore e mantenere sotto controllo la temperatura dei diodi luminosi. Questi sono infatti molto sensibili al calore elevato, a tal punto che la loro durata risulterebbe compromessa senza un sistema di raffreddamento adeguato. Se fatti operare entro i parametri di temperatura ottimale, i diodi di un led wall possono arrivare a 100.000 ore di funzionamento.

Ma la luminosità  da sola non basta, serve anche un contrasto elevato, che nel caso dei led wall è ottenuto incastonando i diodi in un supporto nero opaco, una sorta di celletta nera che assorbe la luce ambientale. Per migliorare ulteriormente il contrasto è prassi comune proteggere ogni cella con un piccolo paraluce nero, una palpebra orizzontale che in grado di schermare i led dalla luce proveniente dall’alto, prodotta dal Sole o dalle lampade a soffitto. (…)

Trovi l’articolo completo su PC Professionale di maggio 2016