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Sette schede madri per Kaby Lake sotto test

Michele Braga | 1 Febbraio 2017

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  Lo scorso 3 gennaio Intel ha presentato ufficialmente la settima generazione di processori per sistemi desktop della serie Core […]

 

Lo scorso 3 gennaio Intel ha presentato ufficialmente la settima generazione di processori per sistemi desktop della serie Core con architettura Kaby Lake e la famiglia di chipset che permette di sfruttarne appieno le potenzialità . Sul numero scorso di PC Professionale abbiamo concentrato la nostra attenzione sul processore top di gamma Intel Core i7 7700K, mentre in questa occasione ci dedichiamo all’analisi della piattaforma nel suo complesso, ovvero di cosa offrono di diversi chipset disponibili e le schede madri realizzate intorno ad essi. Oggi le possibilità  di scelta sono infatti così ampie da ingenerare confusione e da rendere la scelta della scheda madre uno dei passaggi più difficili nel processo di creazione di un nuovo sistema.

di Michele Braga

ICON_EDICOLAIn questo articolo trovate quindi una spiegazione delle caratteristiche di base che accomunano tutte le piattaforme introdotte sul mercato insieme ai processori Kaby Lake e la prova di sette schede madri che sono in commercio da poche settimane. Tra questi modelli trovate soluzioni pensate per l’utente consumer evoluto e che offrono quindi caratteristiche adatte per creare desktop di fascia alta o sistemi da gioco di grande potenza e che fornisco soluzioni tecniche e strumenti pensati in modo specifico per l’overclock estremo; tutti questi modelli sono basati sul chipset Z270 in quanto solo il Pch (Platform Controller Hub) – indicato con la lettera Z – offre il pieno controllo sulle frequenze dei bus, sui moltiplicatori e sui principali parametri operativi della piattaforma. In questa prova proponiamo anche modelli più economici ma non per questo deficitari delle funzioni e delle caratteristiche necessarie per assemblare un desktop completo sotto ogni profilo; tra questi figurano le piattaforme create attorno ai chipset H270 e B250. Le schede madri che utilizzano questi Pch offrono meno funzioni accessorie rispetto ai modelli di fascia più alta: di solito sono presenti meno slot di espansione e i circuiti di alimentazione sono meno evoluti in quanto il chipset non permette di intervenire in modo importante sui parametri operativi della piattaforma. L’offerta commerciale di Intel comprende anche due chipset della serie Q che sono indirizzati in modo specifico agli ambienti aziendali e corredati da programmi di supporto tecnico ben specifici.

Come abbiamo già  avuto modo di dire all’interno dell’articolo del numero scorso, Kaby Lake-S si inserisce all’interno dell’offerta di processori Intel per sistemi desktop senza stravolgere il panorama esistente. Kaby Lake-S, infatti, è un’architettura le cui caratteristiche principali ricalcano quelle dell’offerta Skylake-S di generazione precedente e per questo motivo i processori Intel di settima generazione acquisiscono a costo zero – in generale è sufficiente aggiornare il bios – la compatibilità  con le schede madri progettate per ospitare i processori Core di sesta generazione.
La compatibilità  funziona anche in senso opposto e così chi possiede un processore Skylake-S può utilizzarlo senza alcun problema anche su una delle nuove schede madri arrivate da poco sul mercato.

Perché quindi scegliere una nuova scheda madre? Le novità  ci sono, soprattutto per quanto riguarda le scelte costruttive, i componenti selezionati per realizzare i circuiti di alimentazione e sul fronte delle tecnologie accessorie implementate dai produttori. Sono soprattutto queste ultime che generazione dopo generazione offrono prestazioni e funzioni migliori: tra queste citiamo per esempio le tecnologie per il controllo delle frequenze e delle tensioni di alimentazioni in overclock, le funzioni di controllo dei parametri operativi e quelle per proteggere i componenti del sistema da eventi esterni come scariche di corrente attraverso le interfacce di connessione.

Come vedremo però c’è anche una tecnologia introdotta da Intel e nota come Optane Memory il cui obiettivo è quello di offrire a tutti gli utenti la possibilità  di ottenere una migliore esperienza di utilizzo del computer grazie alla maggiori prestazioni che è possibile ottenere dalle unità  disco. Questa tecnologia che può essere utilizzata solo abbinando un processore Kaby Lake-S e una scheda madre di ultima generazione non è ancora utilizzabile dall’utente finale in quanto sul mercato non è ancora disponibile uno dei tre elementi essenziali che servono per sfruttarla, ovvero il modulo Intel Optane Memory. In questo articolo analizziamo quindi le prestazioni delle piattaforme con una configurazione standard per un desktop da gioco, mentre torneremo a trattare le potenzialità  della tecnologia Optane Memory non appena Intel completerà  lo sviluppo e sarà  possibile provarla nell’utilizzo pratico.

Estratto dal numero 311 di febbraio 2017 di PC Professionale