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Storage il futuro passa per il nastro

Eugenio Moschini | 5 Ottobre 2017

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La rivoluzione tecnologica passa anche attraverso i dati. E la “produzione” di dati ha un tasso di crescita esponenziale: nel […]

La rivoluzione tecnologica passa anche attraverso i dati. E la “produzione” di dati ha un tasso di crescita esponenziale: nel 2015 erano 2,5 exabyte (un exabyte è pari a 1018 byte) ma entro il 2020 saranno 16 exabyte i dati prodotti ogni giorno. Un volume apparentemente immenso, ma di cui solo una piccola parte è rappresentata da dati “attivi”, che devono essere online e disponibili in tempo reale. Si stima infatti che i “cold data” (ovvero i dati “inattivi”, non usati frequentemente) possano arrivare a rappresentare oltre l’80%. È necessario poter contare su una tecnologia in grado non solo di archiviare, ma anche di memorizzare a lungo termine un’enorme mole di dati. In questi ambiti il nastro magnetico sta riguadagnando popolarità , soprattutto nei data center, grazie ai suoi tanti vantaggi rispetto all’hard disk: alta capacità , migliore affidabilità , maggiore efficienza energetica, minor Tco e maggiore durata nel tempo. abbiamo incontrato Fujifilm Recording Media facendo il punto sull’attuale stato della tecnologia a nastro e sui suoi sviluppi futuri.

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