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Pdf (e altro) a piena potenza con GoodReader per iPad

Redazione | 28 Ottobre 2011

Tra le altre feature del programma segnaliamo la navigazione rapida all’interno del file (tramite una barra di scorrimento o indicando […]

Tra le altre feature del programma segnaliamo la navigazione rapida all’interno del file (tramite una barra di scorrimento o indicando direttamente la pagina che si vuole raggiungere), la creazione di bookmark e la possibilità  di bloccare la rotazione automatica della pagina. Molto utile, nel caso in cui la grandezza delle pagine del Pdf originale sia tale da rendere la lettura difficile a meno di non ricorre a continui ingrandimenti e spostamenti, è la modalità  reflow, che mostra il solo testo contenuto nel Pdf. Il programma non è dotato di funzioni di Ocr, quindi l’opzione non è attivabile per i Pdf costituiti da immagini, come quelli acquisiti con uno scanner.

Il documento è a tutto schermo, ma con un tocco si richiamano la barra degli strumenti, quella per le annotazioni, e le linguette dei documenti aperti.

GoodReader permette anche l’annotazione dei file Pdf, secondo le modalità  previste da Adobe. Ci sono strumenti per sottolineare o evidenziare, per creare frecce e post-it virtuali, per il disegno a mano libera o per inserire riquadri nella pagina. Il tutto a partire dalla già  citata barra degli strumenti o attraverso un toolbox che appare quando si tengono le dita appoggiate allo schermo per qualche istante. Le modifiche apportate ai documenti si possono salvare direttamente sul Pdf aperto o su una sua copia, che GoodReader propone di creare no appena si tenta di creare la prima annotazione.

Il vero punto di forza di GoodReader, quello che a nostro parere marca la vera differenza tra questa app e la maggior parte dei concorrenti, è costituito però dalle funzioni di gestione dei file. La finestra per l’apertura dei documenti permette non solo di caricare file sull’iPad, ma anche di organizzarli in cartelle e sottocartelle, nonché di sincronizzarli con altri dispositivi connessi tramite la rete wireless. Entrando nella modalità  “Manage files” è possibile compiere una serie di operazioni sui documenti già  caricati: spostarli in cartelle, rinominarli, marcarli come già  letti (o da leggere), proteggerli dalla cancellazione, inviarli via e-mail, aprirli in un’altra applicazione. Ciascun documento può anche essere marcato con il flag “importante” o allegare ad una attività  di Appigo Todo, una diffusa applicazione per la gestione delle cose da fare. Purtroppo non è possibile organizzare la libreria di documenti direttamente dal Pc, feature che sarebbe gradita per gestire grandi quantità  di file (anche se la possibilità  di effettuare selezioni multiple sul tablet rende comunque abbastanza agevole l’operazione). Il programma supporta anche PDF Portfolio, ovvero la feature del formato Adobe che permette di creare intere collezioni di documenti all’interno di un unico Pdf. Per semplificare l’organizzazione dei file sono poi disponibili un’anteprima istantanea dei documenti e una funzione di ricerca interna a GoodReader. I documenti caricati non figurano invece tra i risultati della ricerca di Spotlight, il motore di ricerca integrato in iPad.

I documenti si possono organizzare in cartelle e sottocartelle, e scaricare direttamente dal Web, collegandosi a uno dei servizi di storage on-line supportati.

Per caricare nuovi documenti all’interno di GoodReader l’utente ha a disposizione diverse modalità . La più semplice è la sincronizzazione standard di iTunes: una volta collegato l’iPad al computer, si trascinano nell’apposito riquadro di iTunes i file desiderati che appaiono immediatamente nell’elenco My Documents dell’applicazione. GoodReader permette anche il download wireless dalla rete locale o direttamente dal Web; questo tramite una connessione tra computer e tablet oppure grazie al supporto, offerto dall’applicazione, a uno dei servizi di storage Web supportati. GoodReader è infatti in grado di scaricare nuovi documenti da Dropbox, SugarSync e Google Docs, ma anche da server Ftp, Sftp o WebDAV. I download si possono effettuare manualmente, navigando tra le cartelle on-line o sfruttando il browser Web integrato, oppure in modo automatico, creando regole di sincronizzazione tra cartelle on-line e cartelle residenti sull’iPad. La sincronizzazione può avvenire in modo monodirezionale o bidirezionale, con diverse strategie: ci si può cioè limitare a caricare sulle cartelle remote i soli file creati o modificati sul tablet, oppure si può optare per una sincronizzazione piena (in cui i documenti cancellati su iPad vengono rimossi anche dalle directory remote). Le opzioni di sincronizzazione sono numerose e vengono gestite cartella per cartella.

Da ultimo, tramite un semplice pulsante è possibile attivare un Web server integrato che permette all’utente di collegarsi all’iPad con un normale browser, tramite WiFi, per effettuare l’upload di nuovi documenti (o il download di quelli già  caricati). Mentre il Web server è abilitato, sul tablet viene mostrata una finestra informativa, con tutte le istruzioni necessarie per effettuare il collegamento dal Pc.

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