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Caso Fortnite, Epic accusa Google di monopolio

Luca Colantuoni | 5 Ottobre 2020

Epic Gaming Google

In attesa della prima udienza di giovedì prossimo, Epic e Google hanno depositato le loro dichiarazioni in merito al caso Fortnite, evidenziando le rispettive ragioni.

Lo scontro legale tra Epic Games e Apple ha avuto maggiore risalto, ma la stessa questione riguarda anche Google, in quanto anche l’azienda di Mountain View ha rimosso il gioco Fortnite dal suo store, dopo l’introduzione del metodo di pagamento diretto da parte della software house guidata da Tim Sweeney. Nel weekend è stata depositata una dichiarazione congiunta in preparazione della prima discussione del caso davanti al giudice, prevista per giovedì prossimo.

Le accuse di Epic contro Google sono le stesse mosse contro Apple. Secondo Epic, Google abusa del monopolio nel mercato dei sistemi operativi per mantenere il monopolio nella distribuzione delle app tramite il Play Store e nei sistemi di pagamento tramite Play In-App Billing. La software house afferma inoltre che Google scoraggia gli sviluppatori ad utilizzare store di terze parti.

Epic sostiene di aver subito un danno irreparabile, in seguito alla rimozione di Fortnite dal Play Store, perché molti utenti non hanno le competenze per scaricare il gioco da altri negozi digitali o per effettuare il cosiddetto “sideloading” (l’installazione del file APK). Per questo motivo, la software house vuole che il processo inizi il più presto possibile.

Google respinge le accuse, sostenendo che il download delle app dal suo store garantisce una maggiore sicurezza. In ogni caso Epic ha violato le regole, quindi eventuali danni sono stati causati dalle sue azioni sbagliate. Per questo motivo, l’azienda di Mountain View ha chiesto al giudice di respingere le richieste di Epic.

La prima udienza dello scontro contro Apple non è stata molto positiva per Epic. Le probabilità di successo contro Google sono ancora più basse.