Dal 6 al 9 gennaio, a Las Vegas, va in scena l’edizione 2026 del CES. Al più grande evento al mondo dedicato alla tecnologia c’è spazio anche per l’Italia.
Ben 51 startup “azzurre”
La missione italiana, guidata dall’ICE–Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, riunisce 51 startup all’interno di un unico padiglione, vetrina delle innovazioni più promettenti del Paese.
“Inspired by legacy, designed by vision”: il claim della missione italiana al CES 2026 racconta l’identità di un Paese che innova attingendo alle proprie radici: l’Italia trasforma curiosità, ingegno e design in tecnologie che migliorano la vita quotidiana, rendono più competitive le imprese e più resilienti le città.
La missione italiana al CES mette in mostra soluzioni per la gestione intelligente dell’energia, come la piattaforma di community management per per permettere ai produttori privati di elettricità green di ottimizzarne la gestione, o i trasmettitori laser per ricaricare a distanza sensori e telecamere non cablati senza bisogno di cambiare batterie.
Presenti anche innovazioni per il futuro del lavoro, per l’apprendimento continuo – come l’AI che diventa il tuo ‘career coach’ – ma anche il legal e la cybersecurity, come le soluzioni blockchain per certificare la filiera dei prodotti o l’autenticità dei documenti, oltre a dispositivi per la sicurezza come gli airbag indossabili come un marsupio che si aprono e gonfiano in caso di caduta – fondamentali per chi lavora in quota ma utilizzabili anche nella vita di tutti i giorni, per esempio dalle persone anziane.
E sempre in ottica ‘health’ trovano spazio gli esoscheletri utilizzabili da chi ha difficoltà motorie o – viceversa – dai lavoratori che movimentano carichi pesanti, dispositivi indossabili che monitorano lo stato psicologico a partire da parametri fisiologici, e sistemi AI che riescono a guidare i pazienti in tutta la filiera sanitaria, dalla prevenzione alle visite specialistiche al reperimento dei farmaci.
Sicurezza garantita anche alla guida, con tool come il dispositivo che rileva la sonnolenza al volante o la sella per moto che comunica con le vibrazioni le informazioni normalmente visualizzabili sul cruscotto.
L’intelligenza artificiale addestrata dalle startup italiane è in grado anche di diventare un advisor per la gestione delle finanze personali, ma anche un coach che ti segue negli allenamenti di calcio. E se correre nel mondo reale non basta più, il Padiglione Italia ospita delle suole basculanti con sensori indossabili per muoversi, letteralmente, nella realtà virtuale.
L’innovazione arriva anche nel marketing e nel mondo dei media, con le piattaforme che fanno incontrare brand con i creator migliori per promuoverli, i tool per trasformare qualsiasi testo in un contenuto audio professionale, ma anche una piattaforma cloud che permette di “affittare” la potenza di calcolo necessaria alle applicazioni AI più avanzate e un software che permette di certificare l’autenticità di foto e video nel momento della realizzazione.
Tante le soluzione anche nell’ambito della gestione smart dei territori, sia urbani che agricoli: piattaforme per il monitoraggio della sicurezza di infrastrutture critiche come ponti e gallerie, ma anche di versanti e aree a rischio frane, oltre alla startup che ha sviluppato un materiale che trattiene e rilascia acqua per efficientare l’uso delle risorse idriche nei campi. Ancora, tecnologie in grado di rendere più ‘smart’ le fabbriche con sensoristica avanzata, soluzioni plug and play per rendere i macchinari meno energivori, e materiali che sfruttano le forze elettrostatiche per migliorare la presa dei bracci robotici.