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Nuovo aggiornamento per Google Chrome con la versione beta 64.

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Chrome OS, il nuovo update strapazza la CPU dei Chromebook

Alfonso Maruccia | 28 Settembre 2020

Chrome OS Cloud Google

I gadget cloud-dipendenti di Google vanno in fumo, letteralmente: un recente aggiornamento di Chrome OS spinge al 100% il consumo della CPU. La colpa è di Google Play.

In attesa di virtualizzare le applicazioni Windows, Chrome OS non riesce nemmeno a far girare le app native senza disagi e consumi spinti al massimo. L’OS Internet-dipendente è stato aggiornato di recente, e l’update ha costretto un certo numero di utenti a sperimentare un consumo eccessivo della CPU con conseguente instabilità dell’esperienza di utilizzo.

Il problema si è presentato dopo l’aggiornamento di Chrome OS alla versione 85.0.4183.108 e successive, una procedura il cui effetto finale include l’utilizzo della CPU del Chromebook fisso al 100% per periodi di tempo prolungati, dispositivi surriscaldati, batterie prosciugate e altri disagi assortiti.

Chrome OS consumo CPU

L’instabilità di Chrome OS non riguarderebbe tutti i Chromebook in commercio, con report confermati dagli utenti di gadget prodotti da Acer, ASUS e Samsung (Galaxy). Dietro l’abuso della CPU ci sarebbe il servizio dello store Google Play deputato al download degli aggiornamenti, un componente che con tutta l’evidenza del caso non avrebbe ragione di funzionare per tutto il tempo e di prendersi tutta la capacità di calcolo della CPU.

Qualche utente ha risolto (parzialmente) il problema terminando il servizio fallato tramite il Task Manager di Chrome OS, mentre altri hanno reinstallato una vecchia versione di Google Play in attesa di un fix. Google sostiene che l’impazzimento di Google Play sarebbe dovuto alla mancanza di alcuni file in Chrome OS, ma il bug non risulta al momento assegnato a uno sviluppatore ufficialmente in forze a Mountain View.