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Comet Lake-S: i nuovi chip Intel costosi e affamati di energia?

Alfonso Maruccia | 14 Aprile 2020

Cpu Intel

In attesa delle prime informazioni ufficiali, la decima generazione delle CPU Core di Intel continua a far discutere. Nuovi leak parlano di costi maggiorati (rispetto alla nona generazione) e consumi energetici alle stelle.

Mentre Intel non ha ancora presentato ufficialmente i suoi nuovi chip, le CPU Comet Lake-S continuano a rappresentare un obiettivo ghiotto per leaker e discussioni a base di informazioni rubate da questa o quella fonte. L’ultimo dibattito in tal senso si concentra sul costo dei chip, e sulla loro capacità di consumare un quantitativo di energia sensibilmente superiore rispetto alle CPU Core desktop di nona generazione.

Secondo quanto svelato dal rivenditore canadese Direct Dial, le prestazioni maggiorate delle nuove CPU Core dovrebbero causare un aumento anche nel prezzo della vendita al dettaglio. La serie di maggior potenza (Core i9) potrebbe costare $50 in più rispetto a Core i9-9900, i Core i7 10700 40 dollari in più e i Core i5-10600 $30.

Costo CPU Intel Comet Lake-S

Secondo Direct Dial le prime partite di CPU Comet Lake-S arriveranno il 17 giugno, un’informazione in linea con i documenti interni di Intel emersi in precedenza ma in controtendenza rispetto alla data di debutto sul mercato emersa nei giorni scorsi (30 aprile).

Quale che sia il giorno di arrivo nei magazzini e nei negozi, i processori Comet Lake-S saranno caratterizzati da consumi energetici sensibilmente superiori rispetto al passato. Un altro leak in tal senso parla di uno stato PL1 (power level 1) e PL2 (per la CPU Core i9-10900F) capaci di assorbire rispettivamente 170W e 224W, con un clock Turbo da 4,5GHz per tutti e i 10 i core integrati nel processore.

Gli stati PL1 e PL2 segnalano il consumo di energia del processore su un periodo di tempo prolungato e sul breve tempo, e rappresentano un indicatore diverso rispetto al più comune TDP (Thermal design power) generalmente presentato nel materiale pubblicitario fornito da Intel. Se le nuove informazioni venissero confermate dal prodotto finale, gli utenti interessati all’acquisto dei nuovi chip dovrebbero prepararsi a investire anche su soluzioni di raffreddamento di alta qualità per evitare di ritrovarsi con la CPU “bruciata”.