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Firefox, gli add-on saranno raccomandati

Alfonso Maruccia | 4 Settembre 2018

Mozilla Servizi Web

Mozilla sta lavorando a una nuova funzionalità di “raccomandazione” per le estensioni, un modo per suggerire gli add-on più appropriati in relazione ai siti Web visitati dall’utente. Un progetto già scartato anni fa.

Dopo aver gettato nello sconforto gli utenti storici con l’abbandono delle estensioni in standard XUL, Mozilla è ora impegnata nell’implementazione di un sistema di raccomandazioni degli add-on (WebExtensions) più appropriati da installare per “migliorare” la navigazione sui singoli siti Web. Una mossa già tentata in passato e poi bocciata perché considerata invasiva della privacy.

La nuova funzionalità si chiama Contextual Feature Recommender (CFR), e prevede la comparsa di un messaggio per gli add-on raccomandati accanto all’URL specificato nella barra degli indirizzi: se l’utente fa click sul pulsante “Recommendation”, CFR visualizza una breve descrizione dell’estensione raccomandata con tanto di opzione per l’installazione immediata sul browser.

La nuova “esperienza utente” di CFR è al momento in fase di test, è disponibile nelle ultime build Nightly (alpha) di Firefox (previa la modifica manuale della configurazione del browser) e dovrebbe far parte del pacchetto di novità incluse nella prossima versione stabile di Firefox 63.

A quanto pare le estensioni attualmente raccomandate da CFR riguardano i siti Web più popolari, dove Mozilla propone – anzi “raccomanda” – di migliorare la navigazione con il blocco automatico dell’advertising (Facebook), la configurazione personalizzata della fruizione di contenuti (YouTube) e i controllo avanzati normalmente non disponibili agli utenti (Reddit).

Trattandosi di una funzionalità ancora sperimentale, CFR è al momento avara di spiegazioni sul modo in cui Mozilla seleziona le estensioni per le sue raccomandazioni. E non è affatto garantito che l’esperimento entri a far parte di Firefox, visto che un’iniziativa simile risalente a quattro anni fa venne abbandonata dopo essere stata tacciata di invasione della privacy.