Il nuovo pannello con tecnologia Pls offre un’elevata qualità e precisione cromatica. La sfida con i migliori monitor di fascia alta è aperta.
Anteprima di Michele Braga
Dal 17 ottobre scorso è disponibile anche per il mercato italiano il monitor S27B970D della serie 9 targato Samsung; si tratta di un prodotto realizzato con la tecnologia Pls (Plane to Line Switching) che è stata sviluppata dal costruttore coreano in alternativa alle sempre più diffuse varianti Ips (In Plane Switching) utilizzate per i display con elevata qualità dell’immagine. Il modello S27B970D, con diagonale da 27″ e risoluzione di 2.560 x 1.440 pixel, può essere considerato un’evoluzione del più economico S27A850D ed è indirizzato al segmento alto del mercato sia per le caratteristiche tecniche sia per il prezzo.
Esteriormente il display ha una finitura lucida e un design ricercato; l’assemblaggio è eseguito in modo completo dal produttore, anche perché le connessioni elettriche e video, così come i pulsanti di controllo a tocco, sono alloggiate nella base del piedistallo, così che il monitor è pronto all’uso una volta estratto dall’imballo per il trasporto. Questo tipo di costruzione garantisce da un lato una migliore qualità finale del prodotto, ma dall’altro impedisce soluzioni d’installazione su supporti regolabili after market in standard Vesa. Nel complesso il telaio in alluminio con finitura lucida è robusto e ben curato, anche se abbiamo rilevato che la base trasmette in modo evidente le vibrazioni del piano d’appoggio al pannello. È possibile la regolazione dell’altezza – con un’escursione di 10 cm – e quella d’inclinazione, mentre sono assenti sia la possibilità di ruotare il display attorno all’asse verticale sia quella della modalità pivot.
L’intera superficie frontale del pannello è rivestita da un foglio in vetro lucido che può essere rimosso in fase di assistenza per asportare eventuali granelli di polvere che con il tempo possono penetrare tra il display e il pannello protettivo. Quest’ultimo conferisce colori brillanti alle immagini, ma allo stesso tempo rende difficile trovare la giusta posizione e il corretto orientamento del pannello. Come per tutti i display indirizzati al mondo della grafica professionale, rileviamo come questa caratteristica può dare problemi di fastidiosi riflessi nella maggior parte delle situazioni di luce ambientale. Samsung in questo caso ha seguito forse un po’ troppo il trend del mercato che vuole prodotti lucidi, eleganti e belli esteticamente, anche se ciò non sempre coincide con le vere esigenze dell’utente finale. Per questo motivo Samsung sta lavorando per rendere disponibile nel corso del prossimo anno una versione antiriflesso di questo monitor che sarà disponibile solo nel corso del 2013.
L’S27B970D dispone di un buon assortimento di connessioni video, come è lecito aspettarsi da un prodotto di fascia alta; è presente un ingresso Hdmi (1.4), uno Dvi di tipo dual link e uno Displayport (1.1). La risoluzione massima può essere pilotata solo attraverso le connessioni Dvi dual link e Displayport a causa della limitata banda di trasmissione dati dell’Hdmi; la presenza di quest’ultimo ingresso garantisce però la possibilità di collegare in modo diretto dispositivi come riproduttori Blu-ray o box esterni connessi, ad esempio, a media server di rete. Non sono previsti invece ingressi di tipo analogico.
Sul bordo inferiore della cornice del display sono alloggiati due diffusori audio con potenza di 7 watt Rms che riproducono l’audio in ingresso dal canale Hdmi. Non è presente un ingresso audio indipendente così da sfruttarli quando si utilizza un collegamento video differente. Nella prova in laboratorio il pannello si è comportato in modo eccellente. Tutti i monitor S27B970D sono calibrati singolarmente in fase di produzione (nella confezione è presente la scheda con il report di calibrazione) e integrano la tecnologia hardware Natural Color Expert che permette, qualora si disponga di una sonda compatibile, di regolare in modo personalizzato e preciso la risposta del display.
Le impostazioni predefinite offrono immagini brillanti e dai colori vividi, ma con l’accentuazione di tinte specifiche a seconda del preset impiegato. Il pannello Pls offre il meglio delle sue potenzialità dopo essere stato calibrato il sistema al quale è collegato: il report generato dalla sonda di calibrazione LaCie Blue Eye Pro evidenzia un gamut che copre in modo completo quello sRgb e che si estende in modo più marcato verso tonalità di blu più profonde; eccellente la risposta cromatica dopo la calibrazione con una tenuta precisa di tutte le tonalità di colore ad eccezione di piccole variazioni sulle tonalità di grigio. Il pannello Pls ha evidenziato, inoltre, un’ottima uniformità su tutta la superficie e una tenuta colori anche a elevati angoli di visione sia orizzontali sia verticali.
Sul fronte delle regolazioni è possibile variare l’impostazione della temperatura di colore da 4000K fino 10.000K a passi di 500K, mentre per quanto riguarda il parametro gamma è possibile scegliere valori tra 1,6 e 2,7 a passi di un punto decimale. In questo modo l’utente ha la possibilità di calibrare in modo puntuale la risposta cromatica in base a esigenze specifiche.
La dotazione a corredo prevede un cavo Dvi dual link, uno Displayport e uno Mhl per connettere smartphone e tablet Android all’ingresso Hdmi; il cavo Usb permette di collegare il monitor al Pc per sfruttare l’hub Usb 2.0 integrato, la funzione di calibrazione hardware o quella di ricarica dei dispositivi mobili attraverso la connessione Mhl. Manca un cavo Hdmi standard che ci si aspetta di trovare visto il prezzo di acquisto. Nel complesso questo prodotto Samsung si colloca di diritto nell’elite dei modelli di fascia alta dedicati ai professionisti; la perplessità maggiore è quella legata alla mancanza attuale di poter scegliere una finitura non lucida.