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La scheda grafica giusta con la tecnologia Lucid Virtu

Redazione | 12 Settembre 2011

La prova Per verificare le funzionalità  della tecnologia Switchable Graphics abbiamo utilizzato una piattaforma composta da una scheda madre Gigabyte […]

La prova

Per verificare le funzionalità  della tecnologia Switchable Graphics abbiamo utilizzato una piattaforma composta da una scheda madre Gigabyte GA-Z68X-UD3H-B3 equipaggiata con un processore Intel Core i7 2600K, 8 Gbyte di memoria Ddr3 e Windows 7 Home Premium a 64 bit, il sistema operativo di riferimento pre-installato sulla maggior parte dei sistemi destinati a un utilizzo domestico. Abbiamo quindi eseguito un set di test prima utilizzando solo la grafica del processore e poi aggiungendo al sistema una scheda AMD Radeon HD 6950 (driver Catalyst 11.6) e poi una Nvidia GeForce GTX 560 (driver Forceware 275.33) così da verificare la compatibilità  della tecnologia Switchable Graphics con entrambi i marchi di schede grafiche discrete in commercio.

Dopo l’installazione del software Lucid l’utente può abilitare o disabilitare la tecnologia Virtu: il processore grafico primario è quello integrato nel processore, mentre il processore secondario, che può essere spento, è quello discreto.

Con il monitor collegato alle uscite integrate sulla scheda madre abbiamo installato la scheda grafica secondaria e driver specifici. Fatto ciò abbiamo installato il software Lucid Virtu (scaricabile da www.lucidlogix. com) che, dopo un riavvio del sistema, ha messo in idle la scheda grafica discreta e abilitato il pannello di gestione Virtu accessibile dalla barra delle applicazioni di Windows.

Con un wattmetro collegato all’alimentatore di sistema abbiamo verificato che il consumo complessivo a sistema inattivo è pari a quello della configurazione base aumentato del consumo della scheda grafica discreta in modalità  di idle: circa 60 watt per il sistema equipaggiato del solo processore Intel Core i7 2600K in idle e, rispettivamente, circa 85 watt e 80 watt con l’aggiunta del Radeon HD 6950 o GeForce GTX 560 in idle.

Virtu è gestito da un database precompilato che l’utente può modificare manualmente. Al momento non sono disponibili aggiornamenti automatici via Internet.

Con la tecnologia Virtu attiva abbiamo provato a eseguire benchmark e applicazioni che richiedono hardware DirectX 11 come ad esempio il Futuremark 3DMark11; il software Virtu ha correttamente abilitato la scheda grafica secondaria compatibile con le DirectX 11 e avviato l’esecuzione dell’applicazione. Le prestazioni rilevate sono risultate in linea con quelle fatte segnare dalle schede quando utilizzate come acceleratori primari. Abbiamo quindi installato il software di transcodifica video e lo abbiamo aggiunto all’elenco delle applicazioni, lasciandolo però senza segno di spunta. Il test di conversione video ha correttamente utilizzato il motore video della Gpu Intel HD3000 integrata. In questo caso il consumo del sistema è risultato, correttamente, quello del sistema base sotto carico più il consumo della scheda grafica discreta in idle.

Vantaggi e svantaggi

Avere a disposizione più risorse tra cui scegliere per svolgere nel modo più efficiente possibile un determinato lavoro è sempre, almeno sulla carta, un vantaggio. In questo caso l’esperienza di utilizzo può cambiare in modo tangibile, ma i compromessi sono ancora tanti.

Grafica integrata più scheda separata: come prestazioni funziona bene anche sui desktop, ma l’efficienza energetica è ancora ben lontana dalle soluzioni per notebook.

Il software Virtu di Lucid consente di sfruttare in modo oculato le risorse di sistema, ma ha un grande limite, ovvero richiede di sapere a priori quale sottosistema grafico è più efficiente utilizzare. Se da un lato è vero che il software intercetta le chiamate dirette alla Gpu e le dirotta verso quella integrata piuttosto che quella discreta, è altrettanto vero che tutto è governato dall’elenco di applicazioni inserite nel database del software. Se un’applicazione non è presente dovrà  essere l’utente a inserirla. L’altro grosso limite di questa tecnologia consiste nell’incapacità  di spegnere in modo completo la scheda secondaria quando non è utilizzata. È vero che le più moderne schede grafiche hanno consumi ridotti quando sono in idle, ma passare da un consumo in idle di circa 60 watt a uno di quasi 85 watt equivale a un incremento di quasi il 50%. Numeri alla mano l’efficienza energetica di questa tecnologia è quindi molto discutibile. Nel complesso questa prova ha dimostrato che la tecnologia Switchable Graphics e quella Lucid Virtu funzionano senza problemi evidenti sia con hardware AMD che con quello Nvidia. A nostro avviso ci sono ancora enormi margini di miglioramento, soprattutto guardando a quanto è disponibile in ambito notebook, dove la gestione energetica è realmente gestita in tempo reale e in modo automatico.

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